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A cura di Federica Gualdani

Caro sacchetto, quanto sei brutto. Te ne stai lì, triste e abbandonato, fuori dal cassonetto. Forse non si potrà parlare di una vera e propria “emergenza spazzatura” ma insomma, il problema c’è. E il disagio pure; almeno in via Mazzini e attorno al mercato ittico. Raccolta differenziata, residenti armati di carte con chip per il conferimento dell’immondizia, obbligo per tutti di recarsi in punti di smaltimento convenuti. Risultato? Cassonetti pieni allo stracolmo, florilegio di buste gialle, verdi, blu e rosse in un confuso ammucchiarsi di pattume.

 
 
 
 
 
 
 
 
bidoni spazzatura via mazzini

Cittadini che manifestano disagio ed esprimono tutto il malcontento di chi paga per avere in cambio un disservizio. O un presunto servizio. La fotografia di Via Mazzini è impietosa: il listone della raccolta rifiuti vede uno sversamento selvaggio, le persone si avvicinano speranzose ai cassonetti blindati della indifferenziata, sciabolano la tessera munita di codice univoco per il conferimento e si vedono “rifiutati” dal contenitore. Niente. La ghigliottina della pubblica pattumiera resta serrata. Come ai tempi del terrore.

bidoni spazzatura via mazzini

I virtuosi dell’educazione civica si mettono alla ricerca di un altro hotspot di smaltimento, gli impazienti semplicemente abbandonano fuori dal cassonetto ripieno i sacchi maleodoranti. Non è solo una questione di decoro urbano: a due passi dal centro storico, immediatamente a ridosso del porto canale, l’immondizia cresce selvaggia. Non va meglio altrove, anche se spostandosi (con mezzi propri), prima o poi il miracolo di questo fine 2022 arriva. Aspetta e spera, che poi s’avvera l’Epifania di un cassonetto, una campana, un contenitore disponibile ad accettare il tuo rifiuto. Interpellate, le autorità cittadine sottolineano che il problema è noto, seriamente preso in esame e che Hera ha garantito un potenziamento del servizio di raccolta e smaltimento. Un residente in piazza del teatro, da noi interpellato, ci ha dichiarato: «è un’indecenza. Cerchiamo il bidone vuoto come rabdomanti. Vivere in centro, con le tariffe che si pagano per avere servizi di raccolta rifiuti degni di questo nome, sta diventando sempre più complicato, oltreché costoso».

 
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