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Per Rimini è questione di giorni. L’iter burocratico per rimettere in funzione il nautofono è, infatti, andata a buon fine. I pezzi nuovi sono già arrivati. Le componenti danneggiate sono state smontate e, a giorni, saranno sostituite. Per cui, già forse nel weekend o, al massimo, dalla prossima settimana, il nautofono di felliniana memoria tornerà regolarmente a fischiare.

Una bella notizia per Rimini, un po’ di amarezza per Cesenatico che, pur avendo presentato analoga richiesta, dovrà attendere ancora un po’ prima di tornare ad ascoltare il leggendario “fischione”.

 
 
 
 
 
 
 
 

Eppure, quel suono sincopato e intermittente, che segnala l’ingresso al porto alle imbarcazioni, era un servizio molto utile soprattutto, in caso di nebbia, per le piccole barche sprovviste di radar e di Gps.

I pescatori dediti alla piccola pesca ravvicinata lo hanno fatto presente. E, da quel momento, anche la nostra città ha deciso di avviare l’iter per riavere il tradizionale “avvisatore acustico” all’imboccatura del porto (soppiantato, a quanto pare, per gli eccessivi costi di manutenzione).

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Per un certo periodo Cesenatico è stato l’unico porto romagnolo in cui è rimasto installato il nautofono. Ma poi è arrivato lo stop. Così il Comune ha chiesto a Marifari di Venezia, istituto della Marina competente in materia, di prendere in considerazione la possibilità di avere in uso la gestione del nautofono. La spesa di gestione preventivata si aggira tra 5.000 e 7.000 euro.

 
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