fbpx
 
 

Mercoledì 1 Febbraio 2023 alle 20.45, al Circolo Arci di Borella di Cesenatico (via Cesenatico 222) si terrà il primo di quattro incontri dedicati alla storia delle grandi civiltà del passato e a temi legati alla archeologia. Serata dedicata di una delle più grandi e antiche civiltà vissute in Italia: gli Etruschi, prima dell’espansione dell’Impero Romano – che li sconfisse.

 
 
 
 
 
 
 
 

Lo studioso tedesco Werner Keller descrisse l’importanza che gli Etruschi e la civiltà etrusca ebbero nella storia d’Italia e d’Europa prima dell’avvento di Roma con queste parole. “Quella degli Etruschi fu una civiltà sorprendente per il periodo, che sviluppò una propria arte, una propria religione e diede un ruolo importante alla donna”.

Si stanziarono a partire dall’ IX-VIII secolo a.C. in un’area compresa tra il fiume Arno e il Tevere, che da loro prese il nome di Etruria e poi di Toscana, e in seguito si espansero a nord fino al Veneto meridionale e a sud fino in Campania.

La civiltà etrusca, raggiunse il momento di massimo splendore nel IV secolo a.C. e tra la fine del IV secolo e l’inizio del III secolo a. C. le città etrusche caddero tutte nella sfera d’influenza romana. L’arte etrusca unì le influenze greche a quelle locali. Fu caratterizzata dall’uso della terracotta e di metalli (come il ferro e il bronzo) e si distinse per l’importanza dell’arte funeraria.

L’attenzione degli Etruschi per il culto dei defunti è testimoniato dalle necropoli, “città dei morti”, cioè i loro cimiteri, che l’archeologia a partire dall’Ottocento è riuscita a riportare alle luce.

Nelle necropoli ci sono tombe di diverso tipo, infatti cambiano in base al periodo in cui furono costruite e in base al livello sociale. Questo dimostra che per gli etruschi l’aldilà non era altro che la prosecuzione della vita terrena. Le Necropoli più famose sono quelle di: Populonoia, Cerveteri, Tarquinia. A Cerveteri si stima che siano circa 20.000 le tombe a camera in questa sola necropoli) con caratteri davvero unici che sono valsi l’inserimento nel 2004 nella lista UNESCO dei siti Patrimonio dell’Umanità. L’importanza della Necropoli etrusca di Cerveteri è dovuta anche al fatto che fornisce importanti indicazioni sulla vita degli Etruschi e sulla struttura delle loro case. Le tombe sono infatti costruite a imitazione delle case “dei vivi” con più ambienti con porte e finestre sagomate, colonne e pilastri, mobili, suppellettili, vasellame in metallo prezioso, oggetti provenienti dal Vicino Oriente e dalla Greci. Non solo l’arte funeraria rese gli Etruschi celebri artisti: furono loro i creatori della famosissima lupa di bronzo di Roma alla quale vennero aggiunti Romolo e Remo e che oggi è conservata ai Musei Capitolini.

Di grande interesse il ruolo della donna che diversamente dalla donna greca e in parte anche dalla donna romana, non si occupava solo delle attività domestiche. Le era consentito gestire attività economiche, imparare a leggere e scrivere e partecipare in maniera attiva alla vita della comunità. Potevano mantenere il patronimico originario, il corrispettivo del cognome, anche da sposate. Possedevano inoltre oggetti di loro esclusiva proprietà: lo dimostra un vaso conservato nei Musei Vaticani, con una scritta che significa “Io sono di Ramutha Kansinai”.

È in verità impressionante il constatare che, per due volte nel VIII secolo a. C. e nel XV d. C., pressoché la stessa regione dell’Italia centrale, l’Etruria antica e la Toscana moderna, sia stata il focolaio determinante della civiltà Italiana. Di tutto questo ne parleremo con la Dott.ssa Debora Nuti Egittologa e studiosa di Storia delle Civiltà antiche.

 
Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

Mi piace farmi gli affaracci vostri!

Inviando questo modulo acconsenti al trattamento dei dati secondo le vigenti norme di Privacy e diritto di autore. Per maggiori informazioni vai alla pagina Privacy e Cookie.

Leave a Reply