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Nella mattinata del 24 febbraio Fondazione Cetacea è intervenuta per recuperare una tartaruga al porto di Cesenatico, a seguito di una segnalazione di un pescatore che collabora con noi all’interno del progetto per la conservazione delle tartarughe marine Life Medturtles. 

“Già dalle prime immagini – commentano le esperte – che ci sono pervenute è apparso evidente che l’esemplare presentasse delle ferite di dubbia natura, per cui abbiamo ritenuto necessario intervenire immediatamente, come sempre quando un esemplare di tartaruga si trova in difficoltà. Recuperato l’animale, abbiamo avuto la conferma di quello che stavamo sospettando: le ferite inferte con un attrezzo tagliente sono sicuramente di natura intenzionale, e paiono essere due lettere, forse le iniziali di chi ha compiuto questo gesto crudele”.

 
 
 
 
 
 
 
 

“Le ferite – proseguono – sono fresche ed ancora sanguinanti: il che significa che non è passato tanto tempo tra il momento in cui l’animale è stato ributtato in mare dal suo seviziatore e il momento in cui, stavolta possiamo dire fortunatamente, è finito nella rete a strascico del motopeschereccio di Cesenatico. Questo suo successivo “incidente” ci ha permesso di poter intervenire immediatamente sulle sue ferite”.

“In quasi vent’anni di questo lavoro non avevo mai assistito a tanta crudeltà e barbarie – è la dichiarazione del presidente di Fondazione Cetacea Sauro Pari – la legge punisce chiunque cagioni lesioni o sottoponga a sevizie un animale, inoltre le tartarughe Caretta caretta sono animali protetti dalla Convenzione di Washington (o C.I.T.E.S.), volta a tutelare le specie animali e vegetali a rischio di estinzione. Pertanto procederemo con una denuncia alle autorità competenti.”

 
Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

Mi piace farmi gli affaracci vostri!

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