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La politica aveva dato un’indicazione, la base è andata esattamente nella direzione opposta. Segno che, in casa Pd, tra establishment e circoli c’è scollamento, per non dire un abisso.

Alla fine Elly Schlein è la nuova segretaria del Pd e l’esito ha creato disorientamento soprattutto in Romagna, dove quasi tutti gli amministratori (compreso il sindaco Gozzoli) avevano pubblicamente espresso il loro sostegno a Stefano Bonaccini. “Non ci hanno visto arrivare!”, fra le prime battute di Elly Schlein nell’incontro con i giornalisti questa sera dopo l’annuncio della vittoria.

L’altro dato significativo è quello dell’affluenza che, pur registrando una significativa contrazione rispetto a 4 anni fa, ha retto. Si è infatti arrivato a quel milione di votanti che i dirigenti del partito – molto preoccupati – avevano auspicato alla vigilia. Non sono i 3,5 milioni del 2007o l’1,6 milioni del 2019 ma, dopo l’ultima scoppola elettorale, il timore era che i circoli disertassero le urne.

Per il Governatore Bonaccini (fermo al 46%) si è trattato di una sconfitta chiara, sicuramente inattesa visto che, subito dopo l’era Covid, il presidente dell’Emilia Romagna era considerato nei sondaggi – assieme a Zaia – uno dei politici più apprezzati dall’elettorato.

In Romagna, in ogni caso, l’elettorato è restato fedele a Bonaccini: 59,4% a Ravenna e provincia, 65,1 a Imola, 55,8 a Forlì e comprensorio, 60,0 a Cesena e comprensorio, 54,3 a Rimini e provincia.

Elly Schlein è la prima donna alla guida del partito. Ed è la più giovane: ha 38 anni. “Il popolo democratico è vivo,c’è ed è pronto a rialzarsi con una linea chiara”, le sue prime parole. “Saremo un problema per il governo Meloni, saremo qui. Oggi c’è stata un’altra strage che pesa sulle coscienze di chi pochi giorni fa ha approvato un decreto che impedisce i salvataggi in mare quando occorrerebbero vie legali di ingresso in Europa”, ha aggiunto riferendosi al naufragio di migranti in Calabria. ‘Da domani lavoreremo insieme nell’interesse del paese. Lavoreremo per l’unità, il mio impegno è di essere la segretaria di tutte e di tutti, per tornare a vincere”.

 
 
 
 
 
 
 
 

Con un breve discorso, lo sfidante ha riconosciuto la sconfitta: “La prima cosa che chiedo è mandare un applauso a Elly Schlein – ha detto Bonaccini – l’ho sentita e le ho fatto i complimenti, in bocca al lupo per la grande responsabilità che assume alla guida del partito. Ha prevalso Elly e io sono a disposizione per dare una mano”.

Nessuna scissione, ha ribadito Bonaccini: “Da domani tutti dobbiamo dare una mano per il rilancio del Pd, sentiamo la responsabilità di metterci a disposizione, dobbiamo dare una mano a Elly. Io l’ho sempre detto: se avessi vinto avrei chiesto ad Elly di darmi una mano, ha prevalso Elly e senza chiedere nulla per me sono pronto a dare una mano”.

Per Schlein, fra i primi a commentare è stato il senatore Dario Franceschini: “Un’onda travolgente cui nessuno credeva. Un’onda di speranze, di rabbia, di orgoglio, di entusiasmo che ha portato il popolo democratico a scegliere di farsi guidare verso il futuro da una giovane donna. Oggi inizia davvero una nuova storia”.

 
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