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Si complica la vicenda delle concessioni balneari all’asta dopo che il Consiglio di Stato ha ritenuto, di fatto, illegittima la proroga introdotta dal Governo Meloni che avrebbe rinviato la questione al 2025. E, invece, ecco l’ennesimo colpo di teatro che fa tornare l’incubo dei bandi.

Secondo la sentenza numero 2192 del 1° marzo 2023 pronunciata dalla Sezione VI del Consiglio di Stato, infatti, le concessioni scadranno ufficialmente nel 2023, nonostante nel decreto mille proroghe il Governo avesse inserito ed approvato il prolungamento di un anno.

 
 
 
 
 
 
 
 

Il pronunciamento genera un conflitto tra Consiglio di Stato e Governo che, sul tema, si avviano ad un vero e proprio scontro istituzionale. Del resto, che qualcosa non tornasse nella proroga del Governo lo aveva preannunciato anche l’ex premier Draghi prima ed il presidente della Repubblica Mattarella poi. Entrambi, infatti, avevano sollevato perplessità su quella ulteriore proroga. Ed il Consiglio di Stato si è espresso nella stessa direzione.

 
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