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Si parlerà di Marco Pantani nella venticinquesima puntata di Ossi di Seppia in onda dal 28 marzo su RaiPlay e il 12 maggio su Rai 3.

A diciannove anni dalla scomparsa del Pirata di Cesenatico, Tonina Pantani racconterà luci e ombre di una vicenda che ha spento un grande campione. “Non voglio ancora credere che non ci sia più, dopo il ’99, dalla sospensione, lui aveva detto basta, non voleva correre più. Ma purtroppo quella era la sua vita. Per uno che inizia da ragazzino, quella è la sua vita. Così ha ricominciato. A me sembrava di sognare. Una mattina apro la finestra e vedo che va via tutto vestito di giallo. Era bello come il sole. Dopo poco torna indietro. Di nascosto sono andata a vedere. Era sugli scalini e piangeva. Ma non piangeva mai, perché era un orgoglioso. Lui era pulito. E sono ancora qui a dire che me lo hanno ucciso”.

Il Pirata morì il 14 febbraio 2004 in una camera di un Residence a Rimini. La pista fu quella della droga, rinvenuta nella sua stanza all’indomani del decesso. L’autopsia confermerà che ad ucciderlo fu un edema polmonare e cerebrale dovuto ad un’overdose di cocaina e presumibilmente anche da psicofarmaci. Ma sono tanti i particolari che non tornano e tante ancora le domande senza risposta che avvolgono la fine del campione più amato del ciclismo italiano. 

 
 
 
 
 
 
 
 

La nuova edizione di “Ossi di Seppia” prevede ventisei episodi per ventisei “esercizi di memoria” raccontati da testimoni d’eccezione che snocciolano, settimana dopo settimana, quei fatti che hanno colpito l’immaginario nel recente passato, provando a dare chiavi di lettura anche del presente. 

 
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