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Una legge regionale “può determinare tempi brevi, rispettosi della sofferenza delle persone” per accedere al suicidio assistito.

Lo ha detto l’avvocato Filomena Gallo, presidente dell’associazione Luca Coscioni, illustrando la proposta di legge regionale per la quale è partita una raccolta firme a Bologna.

Ieri c’è stata l’udienza per il tesoriere dell’associazione Marco Cappato e per le attiviste Felicetta Maltese e Virginia Fiume, che l’8 febbraio avevano accompagnato a morire in Svizzera una 89enne malata di Parkinson.

 

“Nella legge di iniziativa popolare che viene proposta alla Regione Emilia-Romagna – spiega Gallo – i tempi indicati per una decisione sono di 20 giorni. Per un malato quei 20 giorni è come se fossero molti di più, ma per lo meno non si arriva ai due anni che hanno dovuto aspettare Federico Carboni, Antonio o altri pazienti che hanno fatto richiesta in altre regioni”.

 

 
 
 
 
 
 
 
 

“Le regioni possono intervenire in materia sanitaria – aggiunge Gallo – per determinare quali siano i passaggi e dare una risposta, poi il malato decide”. “La proposta di legge regionale non mira ad introdurre una nuova normativa – conclude la presidente dell’Associazione Coscioni – ma punta a chiedere l’affermazione di quanto ha già stabilito dalla Consulta”.

 
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