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«Un pestaggio brutale», una storia che è un incubo a occhi aperti. È quella vissuta da Andrea (il nome è di fantasia) lo scorso week end. È stato brutalmente pestato a Rimini, insieme ad un amico, da oltre una dozzina di persone. Si pensa che alcuni fossero minorenni.

Fargli rivivere l’accaduto è straziante. Mentre racconta, anzi mentre rivive l’accaduto, ha accanto le stampelle. «Senza – spiega – non riesco a stare in piedi per i calci che mi hanno dato».

Tutto ha avuto inizio con quello che può essere definito il triste copione che spesso si legge nei giornali. “Aggredito per futili motivi”. Futili motivi appunto, pretesti che spesso bande di giovani usano per attaccare briga. Come quanto successo in piazza a Rimini secondo il racconto della vittima del pestaggio. «Erano circa le 2 di notte quando siamo passati attraverso un gruppo di ragazzi. Dopo un minuto circa ci hanno inseguito per qualche decina di metri e, appena passato l’angolo della lavanderia, ci siamo inoltrati nella piazza del comune. Me li sono trovati attorno in diversi. Hanno iniziato a dire che avevamo spintonato una ragazza del gruppo cosa assolutamente non vera. Ci hanno circondati e insistevano nell’accusa».

 
 
 
 
 
 
 
 

«Nel momento in cui ho detto che avrei chiamato i carabinieri, e ho preso il cellulare, mi hanno colpito con un pugno in faccia alle spalle. Mi sono accasciato e hanno continuato a colpirmi. Mi hanno sottratto il cellulare e quando sono andati via ho visto che il mio amico aveva avuto lo stesso trattamento a una decina di metri di distanza».

Un pestaggio «da paura». Sul posto sono arrivati i carabinieri e le due vittime sono state portate in ospedale per le cure. Secondo il racconto, mentre i carabinieri stavano raccogliendo le loro testimonianze sul luogo dell’accaduto, un ragazzo si è avvicinato dicendo che un’ora prima avevano aggredito anche lui e la sua compagna. Non si sa se erano gli stessi.

Nelle sue parole oltre all’amarezza per l’accaduto si legge anche tanta incertezza. «Non si riesce a capire perché la zona del centro non possa essere una zona tranquilla. Io attualmente sconsiglio di frequentarla».

Lo shock è stato così forte da far perdere anche una visione più rosea sul futuro. «Io ho più di 50 anni, mi preoccupo per i giovani del momento chiedendomi se questo futuro possa andare bene a loro».

 
Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

Mi piace farmi gli affaracci vostri!

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