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Per la prima volta, una legge italiana sta tentando di regolamentare le criptovalute. Nel DDL Bilancio 2023, infatti, sono 5 gli articoli dedicati a tale argomento, il che fa pensare che l’interesse degli italiani nelle criptovalute sia sempre più forte. È davvero così? Nel nostro articolo esploreremo questo fenomeno e cercheremo di capire se gli italiani sono cripto curiosi.

Criptovalute: breve spiegazione

Se ne parla ormai da diversi anni, e più recentemente hanno avuto un loro boom in termini di domanda e offerta, eppure sono ancora pochi quelli che sanno cosa sono le criptovalute e come funzionano.

Cosa sono le criptovalute?

Le criptovalute sono una forma di denaro digitale la cui sicurezza e la validità delle transazioni sono garantite da un sistema di crittografia. A differenza delle valute tradizionali, non sono emesse da una banca centrale o da un’istituzione finanziaria, ma sono interamente digitali. Si basano su una tecnologia chiamata blockchain, che è una sorta di registro pubblico in cui vengono registrate tutte le transazioni effettuate, il che garantisce anche che non ci siano manipolazioni esterne di alcun tipo.

Inoltre, molte criptovalute hanno un limite massimo di quantità disponibili, il che le rende meno soggette all’inflazione rispetto alle valute tradizionali. D’altra parte, sono caratterizzate da una forte volatilità dei prezzi, che può essere causata da molteplici fattori, come le fluttuazioni del mercato o le notizie politiche ed economiche..

 
 
 
 
 
 
 
 

Dall’elettronica ai casinò online: cosa si può fare con le criptovalute

Sebbene non siano ancora particolarmente usate per gli usi più comuni, i siti di e-commerce e i casinò online che accettano pagamenti in criptovalute sono sempre più diffusi. Ciò significa che con Bitcoin, Ethereum e le altre criptovalute più famose oggi investi, compri dispositivi elettronici di vario tipo, giochi alle slot, in alcuni casi metti a confronto i siti con baccarat online. Naturalmente, è possibile anche scambiare le criptovalute sugli appositi marketplace e ottenere o altre criptovalute o NFT.

Come usare le criptovalute

Per utilizzare le criptovalute, è necessario seguire alcuni semplici passaggi:

  • Le principali piattaforme su cui acquistare criptovalute sono Coinbase, Binance e Kraken.
  • È possibile conservare le criptovalute tramite gli exchange (piattaforme di scambio), i wallet online o offline, o salvandole su una chiavetta USB.
  • Per effettuare una transazione è necessario fornire l’indirizzo del portafoglio di destinazione e l’importo che si desidera trasferire.
  • Per tenere traccia di tutte le transazioni effettuate, è possibile usare diverse app, come ad esempio CoinStats e Coin Market Manager.
  • Controllo prezzi. Uno degli strumenti più popolari per tenere d’occhio le fluttuazioni dei prezzi delle criptovalute è Coinbase, che funziona anche come exchange.
criptovalute

Gli italiani e le criptovalute

Potrebbe sembrare un paradosso, perché il 2022 non è stato un anno particolarmente felice per le criptovalute. Eppure, nel nostro paese la tendenza continua a sembrare ascendente. Anzi, nel 2022 il numero di investimenti nelle blockchain è stato del 50%, per un totale di 41 milioni di euro. La parte più interessante di tale dato, però, è la varietà di settori che iniziano a interessarsi alle criptovalute:

  • +33% nel settore assicurativo e finanziario;
  • +23% nel settore della moda e del retail;
  • +10% nel settore automobilistico;
  • +7% nella Pubblica Amministrazione;

Inoltre, si conta che 7 milioni di italiani in più abbiano cominciato a investire nelle criptovalute e altri 7 milioni avrebbero dichiarato il loro intento di farlo in futuro. Ciò significa che più che mai gli italiani stanno diventando criptocuriosi.

Le criptovalute nel DDL Bilancio 2023

Sebbene il nostro paese sia ancora abbastanza lontano dal volume di investimenti del resto d’Europa, il progresso sembra chiaro e stabile. Ecco perché non sembra poi così strano che il Governo Meloni abbia deciso di inserire nella manovra di bilancio 2023 alcuni articoli riguardanti le criptovalute:

  • articolo 31 – prevede di tassare le operazioni tramite crypto e offre una prima definizione di attività legate alle criptovalute;
  • articolo 32 – Stabilisce, tra le altre cose, che le criptovalute non vengono utilizzat per calcolare IRES e IRAP, ma diventano reddito d’impresa nel momento in cui la vendita o lo scambio di esse genera una plusvalenza;
  • articolo 33 – Stabilisce che i contribuenti in possesso di criptovalute al 1 gennaio 2023 possono riformularne il costo o il valore d’acquisto pagando un’imposta sostitutiva pari al 14%;
  • articolo 34 – Consente ai contribuenti in possesso di criptovalute di regolare la propria posizione presentando una dichiarazione e pagando un’imposta sostitutiva pari al 3,5% del valore delle cripto-attività;
  • articolo 35 – Introduce l’obbligo dell’imposta di bollo nelle cripto-attività.

Le criptovalute in Italia

Sebbene un po’ in ritardo rispetto al resto d’Europa, anche gli italiani hanno iniziato a interessarsi alle criptovalute, al punto che il Governo Meloni ha deciso, con il DDL Bilancio 2023, di introdurre la tassazione delle cripto-attività, intese come attività d’impresa che coinvolgono le criptovalute e da cui derivano plusvalenze. Dal momento che questa spinta verso il mondo delle valute virtuali in Italia ha resistito anche a uno degli anni più complicati per le criptovalute, è facile prevedere che il 2023 non potrà che progredire in tal senso.

 
Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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