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Dopo la crisi degli stagionali, anche il trasporto pubblico fatica terribilmente a trovare dipendenti. Il lavoro di autista di pullman ha perso il suo appeal e per Start Romagna reclutare nuovi conducenti è diventato sempre più difficile.

Un’emergenza ormai endemica che si riflette sull’andamento del servizio. Per colpa della mancanza di personale, infatti, nell’area cesenate – nei primi due mesi di quest’anno – sono saltate il 3% delle corse complessive (circa 130.000!).

Un problema affatto trascurabile per “Start Romagna” che, in meno di 60 giorni, ha dovuto annullare circa 4.000 corse, sollevando le scontate proteste degli utenti alle prese con un servizio diventando sempre meno affidabile. In pratica, basta un dipendente in malattia per mandare in difficoltà il sistema.

 
 
 
 
 
 
 
 

Il problema è che il reclutamento dei conducenti che servirebbero si sta rivelando una missione quasi impossibile. Il lavoro di autista, infatti, non viene considerato appetibile rispetto alle retribuzioni applicate. Soprattutto per chi dovrebbe trasferirsi da altri territori, che tende a rinunciare vista l’estrema difficoltà a trovare in zona alloggi da prendere in affitto a prezzi ragionevoli.

 
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