fbpx
 
 
 
 
 
 
 
 

Molto più leggere (rispetto alle proposte del pubblico ministero) le pene inflitte nel tardo pomeriggio di ieri agli imputati nel processo delle vendite piramidali che vedeva coinvolti, nelle vesti di querelanti, anche alcuni residenti di Cesenatico.

Ad attenuare il quadro accusatorio il venir meno dell’aggravante dell’associazione a delinquere che, di fatto, ha smontato gran parte del castello accusatorio. E così, come capita spesso per questo genere di reati (tanto clamore mediatico ma, alla fine, nessuno in galera), il maxi-processo per le vendite piramidali si è risolto con sei condanne piuttosto modeste, alcune delle quali con la formula della “pena sospesa”.

In ogni caso, quello che – secondo il piemme – era considerato il dominus del “progetto criminoso”, ovvero il 43enne Mario Pulcini di Montiano, è stato condannato ad 8 mesi di reclusione e 5.000 euro di multa.

La pena più alta è stata emessa nei confronti di Angelo Daniele, 53 anni residente a Rimini condannato a due anni di reclusione e 1.800 euro di multa. Non è andata bene anche al 50enne cesenate Carmine Scatorchia: un anno e 7 mesi di reclusione e 1.500 euro di multa.

 
 
 
 
 
 

Gli altri condannati sono stati Perez Luis Victor Pellegrino, mercatese di 36 anni e Chiara Ricci, mercatese 31enne: entrambi condannati a 4 mesi pena sospesa. Identica condanna a 4 mesi ed analoga sospensione della pena per la riminese 56enne Irene Mastromatteo.

Assolti tutti gli altri attori della vicenda contro i quali da subito si erano costituiti come persone offese residenti tra Cesenatico, Castrocaro, Longiano, Forlì, Milano e Cattolica.

 
Inviando questo modulo acconsenti al trattamento dei dati secondo le vigenti norme di Privacy e diritto di autore. Per maggiori informazioni vai alla pagina Privacy e Cookie.

Leave a Reply