fbpx
 
 
 
 
 
 
 
 

a cura di Federica Gualdani

Quattromila chilometri e non sentirli: due moto, un viaggio. Stefano Ronci e Flavio Cacciafava alla scoperta del Marocco.

Ha le note di un romanzo d’avventura, la storia di Stefano e Flavio (67 e 73 anni), in viaggio, per un mese intero, a cavallo delle loro moto. Lo scorso aprile, infatti, i due sono partiti da Genova e approdati a Tangeri, dove ha avuto inizio la loro immersione a tutto tondo in una nuova realtà.

“Il Marocco è una meta ambita per i motociclisti – racconta Stefano – la sua conformazione varia permette di sperimentare ogni tipo di terreno e dislivello. Ma è più che un esercizio: i paesaggi sono mozzafiato. Per non parlare, poi, dell’accoglienza da parte degli abitanti.”

Un tour all’insegna del movimento, partendo dalle stradine intricate di Chefchaouen, detta “la città blu”, passando per Fes, Ifrane, Erfoud, Merzouga fino a scontrarsi faccia a faccia con il deserto.

 
 
 
 
 
 
 
 

“È sempre uno spettacolo vedere il deserto – continua Stefano – in lontananza scorgevamo le figure dei nomadi, accampati con i dromedari. Anche se le figure in questione, va detto, apparivano un tantino sfocate a causa del sole incandescente sopra di noi. Insieme ad altri turisti e sotto la guida di alcune persone del luogo abbiamo aspettato che si facesse sera. E poi notte. Hanno acceso il fuoco, hanno cominciato a cantare e a suonare. Qualcuno ballava. Qualcun altro ascoltava, semplicemente. E nel cielo brillava un’infinità di stelle, senza che nulla ne affievolisse il bagliore. Abbiamo dormito in tenda per ripartire l’indomani.”

Non sono certo terminate le tappe per i viaggiatori cesenaticensi: “Ci siamo mossi immediatamente dal deserto per raggiungere, sempre in moto, le gole del Todra, dove il verde della poca vegetazione s’abbraccia con l’ocra acceso della terra. Proseguendo lungo la stessa rotta abbiamo visitato anche le gole del Dades, vicino cui sorge la famosa Valle delle Rose. Lì un bambino ci ha donato un cuore fatto di filo di ferro, decorato da qualche piccola rosa. Un ricordo particolare della nostra stramba esperienza.”

Nemmeno la ripartenza è riuscita a fermare Stefano e Flavio, che sono approdati questa volta sulle coste francesi. Hanno infatti deciso di proseguire le loro peregrinazioni, a bordo delle fidatissime motociclette, per raggiungere le gole del Verdon, in alta Provenza. Sotto la pioggia. E poi “casa dolce casa”, finalmente. Almeno fino alla prossima avventura.

 
Inviando questo modulo acconsenti al trattamento dei dati secondo le vigenti norme di Privacy e diritto di autore. Per maggiori informazioni vai alla pagina Privacy e Cookie.

Leave a Reply