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Il provvedimento è clamoroso perché, oltre a creare uno stallo istituzionale dalle conseguenze sibilline per un comune così strategico come Riccione, rischia di diventare un precedente significativo nel mondo della politica.

Il Tar, infatti, ha accolto il ricorso della Lega annullando, di fatto, l’esito delle elezioni del 2022 che avevano portato, al secondo turno, Daniela Angelini a ricoprire il ruolo di sindaca.

A proporre il ricorso a febbraio scorso erano stati Elena Raffaelli, Andrea Bedina e Roberto Gennari, in qualità sia di elettori iscritti nelle liste elettorali del Comune di Riccione che di candidati nella lista “Lega – Salvini Premier”, chiedendo la revisione dei risultati delle operazioni elettorali svoltesi in data 12 giugno 2022.

 
 
 
 

Nel dispositivo di sentenza i giudici del Tribunale amministrativo scrivono: “Dalla verificazione espletata sia risultato provato che, effettivamente, le elezioni del Comune di Riccione del 12 giugno 2022 si siano caratterizzate per una serie non indifferente di irregolarità, inesattezze, imprecisioni e mancanze riguardanti lo svolgimento delle operazioni elettorali e la verbalizzazione delle operazioni compiute delle quali lo stesso Comune – soggetto istituzionale su cui incombe garantire la regolarità e l’affidabilità delle operazioni di voto – non ha potuto che in parte prendere atto, attribuendole all’inesperienza dei Presidenti di Sezione, quasi tutti alla prima esperienza”. Al Comune ora resta la chance del ricorso al Consiglio di Stato, che a questo punto pare scontato.

 
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