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“La convergenza di tutte le forze politiche di opposizione (Pd, M5S, Azione, Avs e +Europa) attorno a una proposta unitaria in materia di salario minimo legale è estremamente rilevante. Al governo c’è infatti una destra reazionaria nel campo dei diritti e delle libertà civili e ultra liberista in campo economico-sociale – afferma il Segretario PD Cesena, Lorenzo Plumari – e tale convergenza può annunciare l’inizio di una nuova fase caratterizzata da un’alternativa di visione e progetto, da praticare e verificare in Parlamento ma, ancora di più, nella società”.

 
 
 
 
protezione civile
 
 
 
 

“Il salario minimo è una misura presente da anni in tutti i Paesi del G7. L’unica eccezione riguarda l’Italia. Noi siamo convinti che sia giunta l’ora di invertire la rotta anche nel nostro Paese e garantire così a 3,6 milioni di cittadini e cittadine che lavorano, rispetto e dignità. È un principio di civiltà sancito dalla nostra carta costituzionale. Infatti l’articolo 36 della Costituzione afferma che chi lavora ha diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”.

“Dopo mesi di battaglia in Parlamento e fuori, il PD con le altre forze di opposizione è andato al confronto con il governo a spiegare la proposta sul salario minimo, ma la destra frena e prende, anzi perde, tempo e non ha nessuna proposta alternativa. Giorgia Meloni ha usato il tavolo con le opposizioni come uno spot, chiacchiere in un pomeriggio di libertà dall’ombrellone tanto per dimostrare che il governo è aperto all’ascolto. La realtà, più semplicemente, è che con il 70% di italiani favorevoli alla misura non potevano cancellarla dall’agenda, così hanno deciso di imboccare la strada del rinvio. Prima il voto di sospensione per due mesi, poi la delega al Cnel di Brunetta, che peraltro in passato si era pubblicamente espresso contro questa misura, affermando che è la ‘casa dei corpi intermedi’. Noi fatichiamo a credere che da quel consesso, riportato oggi agli onori del mondo, possa uscire un nuovo inizio di Patto sociale. Siamo anzi convinti che questa scelta abbia un solo obiettivo: tirare la palla in tribuna e alleggerirsi la coscienza prima di andare in vacanza, dimenticando però che 3,6 milioni di lavoratrici e lavoratori continueranno a percepire paghe da fame e con ogni probabilità in vacanza non ci potranno andare”.

“Semplicemente chi oggi prende 5 euro l’ora non potrà prenderne meno di 9. Chi oggi ne prende 14 continuerà a prenderne 14 e li prenderanno tutti i lavoratori di quel settore anche se non coperti dal contratto più rappresentativo”.

“Dunque, in conclusione, se pensi anche tu che in Italia bisogna fissare un salario minimo e vuoi dare il tuo contributo a questa battaglia – conclude Plumari – vai sul sito salariominimosubito.it e firma la petizione online: c’è bisogno del supporto di tutte e tutti per vincere!”.

 
Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

Mi piace farmi gli affaracci vostri!

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