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Quando ci racconta alcuni dettagli della pesca e della vita da pescatore Claudio Cesarini si ripara dal sole di agosto all’ombra della prua del Vikingo. Il suo peschereccio è in terra, ai cantieri Marconi, per manutenzione. Tornerà a prendere il largo il 10 settembre quando finisce il fermo pesca.
Pratica la pesca a strascico un tipo di pesca che trascina la rete sul fondale e che è praticamente stato messo al bando dall’Ue che pare vederci l’origine di tutti i mali delle specie marine. Lasciando però non pochi interrogativi.

pesca pescatori
 
 
 
 
 
 
 
 

«Rispettiamo tutte le imposizioni dell’Ue e siamo al limite della sopravvivenza – ha spiegato Claudio – e andiamo incontro alla diminuzione delle ore di navigazione settimanali. Nessuno però parla del fatto che ogni peschereccio che pratica strascico ogni anno porta in terra ton-nel-late di rifiuti che finiscono nelle reti”. E questo solo nella tratta tra Rimini e Porto Garibaldi.

A sentire Claudio, ma anche numerosi pescatori, la Ue se “la prende” con lo strascico perché sono barche che non si possono non notare e su di esse si è abbattuta la scure della Ue con la scusa dell’ambientalismo.

mare processione madonna

Ma le specie marine sono sparite negli ultimi anni? Per rispondere il pescatore attinge ai suoi 30 anni di esperienza. «Si parla di cicli – ha spiegato – i moli 5 anni fa non si trovavano, oggi il mare ne è ricco. Le mazzancolle ci sono sempre state». Secondo l’opinione di molti, la Ue vuole tagliare fuori dal mercato la pesca artigianale per lasciar spazio a quella industriale. «Arriveranno le navi fattoria se spariamo noi».

E come si torna in mare in questo clima? Cladio è chiaro: «Con lo stesso spirito di sempre: la speranza».

 
Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

Mi piace farmi gli affaracci vostri!

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