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Doveva recarsi all’Ufficio Immigrazione della Questura competente per concludere le pratiche inerenti al rilascio di un permesso di soggiorno entro la giornata del 23 agosto. Infatti qualche giorno fa, era stato fermato nei pressi del grattacielo dagli agenti della Polizia di Stato, inviati come rinforzo dal Questore Lucio Aprile in riviera per la stagione estiva, in collaborazione con la Polizia Locale.

Si tratta di un sedicente cittadino marocchino con precedenti di polizia per reati inerenti lo spaccio di stupefacenti e violazione delle norme sull’immigrazione, già precedentemente espulso, ma che nel frattempo aveva avanzato un’istanza di rilascio di soggiorno, divenendo di fatto non espellibile. Almeno fino a ieri.

Infatti, proprio ieri la volante della Polizia di Cesenatico, in via Anita Garibaldi, ha riconosciuto il soggetto e immediatamente ha proceduto al suo controllo. Il marocchino, a precisa richiesta se si fosse recato presso la Questura competente per regolarizzare la sua posizione, ha sorvolato sulla risposta, facendo intendere che aveva preferito rimanere a Cesenatico, convinto di poter fare ciò che voleva una volta presentata l’istanza. Lo straniero è stato quindi portato in ufficio per approfondire nuovamente la sua posizione che, questa volta, è risultata irregolare. L’Ufficio Immigrazione della Questura di Forlì – Cesena ha proceduto a svolgere le pratiche per l’emissione del decreto di espulsione dall’Italia entro sette giorni; provvedimento notificato dalla Polizia di Cesenatico.

Non solo, a carico del sedicente cittadino marocchino, risultato clandestino sul territorio nazionale, si è proceduto con la denuncia all’autorità giudiziaria in stato di libertà per ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato, secondo le normative sull’immigrazione.

 
 
 
 
 
 
 
 

Sempre nella giornata di ieri, un altro cittadino straniero, che già era incappato nelle maglie dei controlli della Polizia di Cesenatico, è stato rintracciato dagli uomini della volante, mentre passeggiava nella zona del Molo di Levante. Anche in questo caso, gli uomini in divisa hanno riconosciuto il soggetto, ricordandosi dei provvedimenti emessi a suo carico nei primi giorni di agosto.

Nello specifico, il cittadino senegalese, era stato rintracciato dalla Polizia in un hotel di Ponente dove non risultava registrato come, tra l’altro, anche alcuni altri ospiti. E lì, pur esibendo un permesso di soggiorno, all’apparenza regolare, aveva insistito per allontanarsi dall’hotel per andare a lavorare, esibendo a riscontro un contratto di lavoro stipulato con un ristoratore di Cesenatico. L’insistenza dell’uomo però aveva insospettito i poliziotti che avevano poi accertato trattarsi di un documento contraffatto e pertanto il senegalese era stato denunciato all’autorità giudiziaria per contraffazione del documento.

Nella circostanza era anche stato munito di decreto di espulsione emesso dal Prefetto e di ordine del Questore di lasciare il territorio dello Stato entro sette giorni. Cosa che evidentemente il senegalese non ha fatto. Dopo il controllo si è proceduto con la violazione delle norme del Testo Unico sull’Immigrazione, per non aver ottemperato all’ordine del Questore di Forlì – Cesena di lasciare il territorio nazionale entro sette giorni e per ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato.

 
Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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