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Si chiama “Mamanet” (o cachibol) e, nel nostro paese, è già stata ribattezzata la “pallavolo delle mamme”. Questa variante del volley, nata dieci anni fa in Israele, è stata importata in Italia nel 2018 e la Romagna – Forlì in particolare con quattro sodalizi ed il titolo italiano in bacheca – è una delle “capitali” nazionali di questa disciplina emergente.

Al palazzetto dello sport di Cervia, in questi giorni, nell’ambito del World sport game, sono in corso i campionati del mondo femminili a cui partecipano alcune tra le più blasonate rappresentative del mondo, tra cui anche le agguerritissime compagini israeliane.

In gara, ovviamente, tra le trentadue selezioni iscritte, c’era anche la nazionale italiana del libero Antonella Greco che, assieme al capitano azzurro Pamela Giancane, rappresenta a livello di club i gloriosi colori dello Squinzano, il più importante team del Salento. Antonella è di San Pietro Vernotico (provincia di Brindisi), come il marito Francesco Tarantini, il medico ufficiale della rappresentativa italiana.

 
 
 
 
 
 

Il mondiale di Cervia è partito con otto gironi da 4 e la nostra nazionale ha brillantemente superato il raggruppamento (ko contro il Tamra Israele e vittorie su Finlandia e Mamanet Salento) prima di arrendersi ieri ai quarti di finale contro le campionesse mondiali del Pioneer Israele dopo aver superato (2-1) agli ottavi un altro team finlandese.

Un cammino comunque più che onorevole per il sodalizio presieduto da Luigi Sanapo, presidente della Roma Sport e padre di Vanessa Sanapo che è il commissario tecnico della nazionale sponsorizzata, nell’occasione, da Coletta Moto Yamaha di Acquarica del Capo.

 
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