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Parcheggi, una questione di spazi. Coordinate su via Cavour direzione mare. Davanti a sé la fila di bagni, a destra gli hotel e a sinistra dei ruderi, recintati con il cordone rosso. In estate quell’area è strategica nonostante le strutture pericolanti e con il tetto crollato non siano un bel vedere. Consente infatti di dare parcheggio a circa 400 vetture. Un indiscusso plus per i 4 bagni e per circa una dozzina di hotel che hanno stretto gli accordi con la proprietà riminese. Ma tutto rischia di cambiare coinvolgendo anche la Congrega Velisti che è adiecente.

 
 
 
 
parcheggio colonia ponente
 
 
 
 
parcheggio colonia ponente

C’è preoccupazione in una fetta di imprenditori della zona per il futuro incerto dell’area che si traduce nel non poter più assicurare quel servizio ai propri clienti. Secondo alcuni bene informati infatti, il proprietario riminese vorrebbe vendere e sbarazzarsi di quel terreno. Anno scorso c’era un compratore, a quanto pare, con il quale però non si è trovato l’accordo. La zona, secondo primi riscontri, si trova in un piano particolareggiato: tradotto è una’area vincolata e non è possibile costruire quel che si vuole. Ancora più semplice: è più difficile ritornare dei propri potenziali investimenti rispetto altre aree.

Ciò produce una fase di stallo. Da una parte si vuole vendere, dall’altra si fatica a trovare un acquirente e dall’altra ancora si resta appesi alle decisioni della proprietà.

parcheggio colonia ponente

Anche la Congrega Velisti vive ore di apprensione. Infatti il 30 ottobre scade l’accordo, travagliato, per l’area a monte della sede in cui sono “stoccati” i catamarani. Pare esserci un accordo verbale con la proprietà per un rinnovo di altri sei mesi. Sta di fatto che non è accordo di lungo termine, tantomeno definitivo. Dalla Congrega non lasciano trasparire preoccupazione. Il presidente, in maniera molto gentile e serafica, ha detto che in caso di “sfratto” del parcheggio, «i catamarani saranno posizionati verso il mare protetti dalle dune».

Tra i fruitori del parcheggio per i propri clienti c’è anche il Bagno Adria di Alberto Papperini che, con imperituro piglio, chiama all’appello il comune. “Sarebbe utile che anche l’amministrazione si interessasse di questa faccenda entrando nel vivo della questione, facendo pressioni sulla proprietà, facendo una proposta perché questa è un’area strategica per una fetta di ponente”.

 
Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

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