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a cura di Romano Pesavento

Onirico e filosofico, l’albo cartonato di Tex, in uscita presso le edicole dal 16 settembre in poi, con sceneggiatura di Giorgio Giusfredi, disegni di Fabio Civitelli e colore di Laura Piazza.
L’avventura si snoda tra paesaggi estremamente realistici, canyon assolati, costellati da bassopiani e alture rocciose incendiate dal sole desertico, e “non luoghi”, quelli dell’ “altrove”, quelli del delirio, quelli della mente che vacilla, abdicando a sé stessa.

 
 
 
 
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L’uso metafisico del colore accompagna una vicenda sempre più appassionante, che nasce, inizialmente, come classico episodio popolato da indigeni creduloni assoggettati allo svitato criminale di turno, per diventare tutt’altro: una riflessione sulla fragilità umana, sulle paure profonde, sulla debolezza intrinseca alla nostra condizione, che, molto spesso, spinge a commettere errori fatali, a imboccare strade senza ritorno.

I personaggi, ben costruiti, con individualità spiccate, e tratti somatici fortemente caratterizzanti, ci pare di scorgere una radiosa Valeria Golino, nelle vesti di Doleres – Sitsi, un giovane Lucio Battisti, nei panni di Dorian, e un ambiguo e malinconico Johnny Depp, nel ruolo di Nataska, vivificano la storia proponendo a turno la loro verità, lasciando il lettore emozionato e in bilico: ancora una volta pietà e condanna si fondano.

Le illusioni, le ossessioni, i demoni che albergano nei cuori degli esseri umani possono essere molto più pericolosi di mostri provenienti dal mondo soprannaturale o killer spietati. La follia e le ambizioni malriposte determinano crimini orrendi e contaminano relazioni e sentimenti che dovrebbero essere invece prioritari. Il male non trionferà, comunque, soprattutto quando la scure di Zagor s’incrocia alla colt di Tex.

 
Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

Mi piace farmi gli affaracci vostri!

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