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Ogni qual volta si torna a parlare di Covid-19 ci assale puntualmente un inevitabile conato di insofferenza. E, invece, al di là della legittima refrattarietà all’argomento, conoscere la situazione sul nostro territorio è sempre utile.

E allora diciamo subito che, anche in questo primo scorcio di autunno, il Covid è tra noi. Lo ha ribadito lo stesso responsabile delle malattie infettive dell’Ausl Romagna che, dopo aver ammesso che “il tracciamento ormai è saltato” e che dunque “i numeri non sono più affidabili”, non ha potuto esimersi dal confermare che “il numero di contagi nel cesenate è molto più alto di ciò che sembra”.

Il Covid-19 dell’epoca, tuttavia, non esiste più. Esiste, piuttosto, l’infezione da Sars Coronavirus, molto sovrapponibile alle altre infezioni respiratorie, ma è una malattia diversa, molto diversa. Oggi prende il nome di ‘Pirola’ ma i sintomi sono simili alle altre varianti, dunque mal di testa, raffreddore, febbre più o meno elevata (di solito sotto i 38), aumento della secrezione nelle vie respiratorie e cefalea. Identico anche il periodo di incubazione che oscilla tra i 3 ed i 7 giorni.

La bella notizia è però la sua gravità sintomatologica sull’uomo: tre anni fa, chi si ammalava di Covid rischiava di andare in ospedale, oggi invece il virus provoca un’infezione respiratoria decisamente meno grave.

Il problema dunque è la sua viralità perché, sul territorio dell’Ausl, ormai da un mese e mezzo, i contagi sono in costante aumento e dunque ci aspetta un inverno con tre virus che gireranno in prevalenza: oltre al Sars Coronavirus, anche quello influenzale (che dovrebbe arrivare a novembre) ed il virus respiratorio sinciziale. Circoleranno insieme e qualcuno potrebbe infettarsi più volte.

 
 
 
 
 
 

Anche per questo sono arrivati i primi lotti di vaccini anti-Covid aggiornati. Nelle regioni c’è anche la distribuzione dei vaccini antinfluenzali in vista della nuova campagna vaccinale che partirà questo mese. Pare però che non ci sia molta adesione, anche se l’Ausl consiglia sempre il vaccino alla popolazione sopra i 65 anni, a medici, fragili, operatori sanitari e a chi ha certi tipi di patologie. Chi però vuole star tranquillo e farsi il vaccino può andare in farmacia e farselo fare senza problemi.

 
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