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Si parla tanto di politiche sulla destagionalizzazione e di allungamento della stagione turistica ma, nei fatti, al primo suono della campanella – massimo a metà settembre – la riviera inevitabilmente si svuota e l’estate va in archivio.

Si tratta di un format – quello che va da metà maggio a metà settembre – ormai consolidato ma, forse, destinato a mutare. Anche perché, attorno a noi, qualcosa sta cambiando. Come il clima di questo pazzo inizio di ottobre che ci sta regalando uno scampolo supplementare di estate.

Anche se gli ombrelloni chiudono e gli hotel spengono le loro insegne, le temperature estive e il sole dell’autunno hanno allungato la stagione.

Sono 1,1 milioni gli italiani che, secondo una analisi Coldiretti/Ixè per il primo weekend di ottobre, non si arrendono alla fine dell’estate scegliendo di trascorrere ancora qualche giorno fuori casa, favoriti dal caldo anomalo. Un’eccezione? Tutt’altro: “Il trend climatico è volto al riscaldamento e la stagione estiva ormai è destinata ad allungarsi. Avremo estati di 5 mesi”, ha spiega al Corriere della Sera Mattia Gussoni, meteorologo de ilMeteo.it.

 
 
 
 
 
 
 
 

In Romagna, dopo l’alluvione di maggio, si è deciso di allungare la stagione il più possibile, concentrando tanti eventi nell’ultimo scampolo d’estate. E’ stata una “forzatura” dettata dalle circostanze, ma – secondo gli esperti – l’allungamento della stagione turistica ad ottobre potrebbe diventare anche in Romagna la normalità, come accade già in Sicilia, ma anche nelle isole Baleari. Qualcuno ci proverà già quest’anno, tenendo aperto l’hotel fino alla Festa del Pesce che a Cesenatico si svolgerà dal 1° al 5 novembre e che, da sempre, garantisce grande afflusso di pubblico.

 
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