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Non appena si è diffusa la notizia della morte di Giovanni Bissoni sono iniziati ad arrivare, da tutto il mondo politico regionale (e non solo), ricordi e messaggi di cordoglio. Il primo è stato Romano Prodi: “Apprendo con grande dolore della scomparsa di Giovanni Bissoni. A lui ero legato da sentimenti di profonda amicizia e di autentica stima. Ci mancherà la sua intelligenza, la sua sottile ironia, la sua competenza in politica sanitaria, il suo impegno in difesa dello spirito universalistico del nostro servizio sanitario e il suo sguardo attento ai più fragili. Il mio pensiero affettuoso è rivolto alla sua famiglia e ai tanti amici che gli hanno voluto bene”.
Messaggio di cordoglio anche da parte di Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, secondo cui “Giovanni Bissoni è stato uno dei migliori amministratori pubblici che io abbia mai conosciuto”. 

“Alle indubbie e riconosciute da tutti capacità di governo della cosa pubblica, in particolare nel campo della sanità – scrive ancora Bonaccini sui social – hai sempre abbinato una particolare sensibilità umana. Ci mancherai Giovanni”.

Anche il sindaco di Cesenatico ha voluto ricordare, sulle sue pagine social, la figura di Bissoni: “Lunedì scorso ho visto per l’ultima volta Giovanni Bissoni, un uomo e un politico che è stato per me e per tanti un punto di riferimento assoluto. Sindaco, consigliere regionale, assessore, in ogni ruolo ricoperto ha lasciato dietro e davanti a sé una grande eredità: l’idea del Museo della Marineria valorizzando tutto il borgo marinaro e il Parco di Levante per Cesenatico, il lavoro straordinario alla sanità regionale che è il fiore all’occhiello di una nazione intera, l’impegno politico portato avanti senza venir meno ai suoi ideali di gioventù. Per tutti noi è stato un onore condividere con lui un pezzo di strada, poterlo invitare a parlare di sanità pubblica, sapere che Giovanni c’era anche solo per una telefonata. Era il più bravo di tutti e tutto quello che faceva lo portava avanti sì con serietà e spirito di servizio ma anche con la cura dell’amore e della passione. Se n’è andato questa mattina a causa di una malattia fulminante, pensando a Cesenatico fino all’ultimo momento. Ha donato alla sua città una parte consistente della sua preziosa collezione d’arte, l’ultimo lascito materiale e morale di un uomo che non si è mai risparmiato. Ciao Giovanni, Cesenatico rimarrà sempre e per sempre la tua città!”.

 
 
 
 
 
 

Per Davide Baruffi, sottosegretario alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, Bissoni “è stato un punto di riferimento nelle politiche per la salute per gli amministratori della mia generazione. E lo è stato un po’ per tutto il sistema nazionale, prima da assessore dell’Emilia-Romagna, poi mettendo la sua esperienza al servizio del Paese. In questo tempo difficile per la sanità pubblica – aggiunge Baruffi – avremmo avuto ancora bisogno del suo contributo: non solo nella battaglia per le risorse e nella difesa del sistema universalistico, ma anche per progettare quell’innovazione verso cui è sempre stato aperto”.
Al cordoglio per Bissoni si unisce Federica Mazzoni, segretaria provinciale del Pd di Bologna. “Apprendiamo della sua scomparsa con grande tristezza – dice la numero uno dem – un uomo che ha dedicato la sua vita al servizio della salute, anche nella Regione Emilia-Romagna. La sua passione, dedizione e impegno per il miglioramento della sanità pubblica sono stati un faro di speranza per tanti. Paladino della salute come diritto fondamentale e non come un privilegio riservato a pochi, ha lottato instancabilmente per assicurare che ogni cittadino avesse accesso a cure mediche di alta qualità, senza distinzione di classe sociale o reddito. La sua visione della sanità come bene comune ha reso la Regione Emilia-Romagna un esempio di eccellenza nel settore sanitario”.

Per Matteo Lepore, sindaco di Bologna, con Bissoni “se ne va un grande protagonista del mondo della sanità emiliano-romagnola e nazionale. Prima come assessore della Regione Emilia-Romagna poi alla guida dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, ha sempre svolto i diversi ruoli con grande impegno e lungimiranza. Esprimo le più sentite condoglianze a nome mio, del Comune e della Città metropolitana di Bologna alla famiglia e a tutti i suoi cari”.

 
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