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L’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, durante la seduta odierna, ha osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Giovanni Bissoni, ex sindaco di Cesenatico scomparso il 4 ottobre scorso.

Prima del momento di silenzio è intervenuta la presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti che ha voluto ricordare la figura istituzionale di Bissoni che, tra i vari incarichi, è stato anche assessore regionale alla Sanità: “Della sanità regionale e di questa Istituzione – ha evidenziato Petitti – Giovanni ha fatto la storia: successivamente alla sua elezione come consigliere regionale nel 1990, è stato nominato assessore regionale nel 1995, incarico che ha ricoperto fino al 2010, per tre legislature regionali consecutive, durante la quali ha dimostrato il suo profondo senso di responsabilità per il bene pubblico e per la collettività. Un grande amministratore pubblico, un punto di riferimento riconosciuto e stimato per il suo costante impegno soprattutto nel settore della sanità emiliano-romagnola e nazionale, che ha contribuito in modo determinante a plasmare come oggi la conosciamo”.

“Prima della sua esperienza in Regione – ha continuato la presidente – Giovanni è stato innanzi tutto un protagonista della vita politica e sociale del territorio cesenate: nel 1977, quando aveva appena 23 anni, è stato eletto sindaco di Cesenatico, distinguendosi per essere – all’epoca – il più giovane sindaco d’Italia. È stato primo cittadino fino al 1979 e poi ancora dal 1983 al 1990, contribuendo in modo decisivo allo sviluppo della città e della sua attrattività”.

“Le sue capacità e la riconosciuta esperienza in campo sanitario – ha sottolineato Emma Petitti -, maturate come amministratore locale e regionale, lo hanno portato ad assumere anche prestigiosi incarichi nazionali: dal 2009 al 2014 come componente del consiglio di amministrazione dell’Agenzia italiana del farmaco; poi, dal 2012 al 2014, è stato presidente dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali”.

 
 
 
 
 
 

“Lo ricordiamo – ha scandito la presidente – per essere stato un uomo, oltre che di alto spessore istituzionale, di grande sensibilità umana, dimostrata anche nell’ultimo periodo della sua vita: lo scorso maggio, nei giorni dell’alluvione, è stato fra i romagnoli che hanno raggiunto Forlì per dare il proprio contributo e aiutare le famiglie. E la folla presente ai funerali è la dimostrazione del grande affetto delle cittadine e dei cittadini e il profondo riconoscimento nei confronti di Giovanni”.

“Responsabilità, senso civico, sensibilità, ironia, sportivo appassionato: sono queste solo alcune delle parole con cui ricordiamo Giovanni. Nel suo ricordo, abbracciamo i familiari, a cui esprimiamo le più sentite condoglianze e la vicinanza dell’Assemblea legislativa” ha concluso la presidente Petitti.

   

 
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