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Farà tappa a Cesenatico, domenica 5 novembre (dalle 12 alle 14 e dalle 18 alle 22), l’info-point itinerante di Hera. Chiaro l’obiettivo: promuovere la raccolta dell’olio alimentare.

Atteso tra gli stand della festa del pesce un piccolo furgone trasformato in banchetto informativo per sensibilizzare i cittadini sul corretto conferimento degli oli alimentari esausti ed informarli dei benefici del loro recupero. Gli oli esausti sono infatti ritenuti dei “rifiuti pericolosi” che possono nuocere sull’ambiente se non smaltiti correttamente. In particolare, l’olio da cucina esausto, se versato nel lavandino o nei tombini, può causare gravi danni alle tubature, alla rete fognaria e ai depuratori.

Per tutti questi motivi è fondamentale smaltire l’olio esausto in modo corretto. L’info-point sarà dunque a Cesenatico per fornire ai cittadini le informazioni utili sul conferimento corretto dell’olio esausto, sul ciclo degli oli, ricevere gadget e l’opuscolo per conoscere i posizionamenti dei contenitori per la raccolta dell’olio alimentare sul proprio territorio.

Gli oli alimentari vanno raccolti a freddo in bottiglie di plastica ben chiuse del diametro massimo di 18 cm, da gettare all’interno degli appositi contenitori dislocati sul territorio. L’elenco aggiornato e la posizione dei contenitori sono consultabili su sito e app Il Rifiutologo: digita www.ilrifiutologo.it e cerca “olio” per accedere alla mappa dei contenitori più vicini. L’olio alimentare esausto può essere sempre conferito anche presso le Stazioni Ecologiche di Hera presenti sul territorio.

L’iniziativa, come detto, vuole sensibilizzare i cittadini alla raccolta dell’olio adoperato in cucina per contenere i possibili danni causati all’ambiente da un suo conferimento sbagliato e promuoverne la rigenerazione per re-impiegarlo come risorsa.

 
 
 
 
 
 
 
 

Infatti, se disperso nell’ambiente l’olio può causare molti danni: per esempio versato nel lavandino causa l’intasamento dei filtri e fa aumentare le necessità di manutenzione ed i costi energetici della depurazione (fino a 3kWh per ogni Kg di olio impropriamente smaltito); se versato sul suolo, finisce nei corpi idrici (di superficie o falda) dove un solo kg basta a inquinare una superficie di 1.000 metri quadrati (l’equivalente di un campo da calcio).

Per trasformare questa tipologia di rifiuto potenzialmente inquinante in risorsa, Hera ha siglato una partnership con Eni finalizzata a trasformare l’olio vegetale esausto in biocarburante, che a sua volta sarà utilizzato per alimentare una parte dei mezzi aziendali per la raccolta dei rifiuti urbani.

 
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