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Dall’incontro fra arte culinaria e arte della seduzione nasce un binomio che promette emozioni: da una parte Mirko Gadignani, per dieci anni chef del Bologna calcio, cuoco e docente nel carcere della città felsinea, insegnante di scuole Alberghiere, raffinato intagliatore di frutta e verdura e autore di un originale volume dal titolo “Bologna in Pentola”; dall’altra Luce Caponegro, in arte Selen, icona di sensualità ed eleganza, personaggio-cult dell’era analogica e – dallo scorso millennio – “donna dei desideri” di infinite generazioni.

Dal loro incontro casuale è nato un nuovo progetto di ristorazione – “La cucina dell’amore” – che, nel solco della qualità, rinsalda un antico legame, quello tra buona tavola e godimento sensoriale.

Il primo appuntamento è in programma mercoledì 29 novembre (ore 20.30) al “B Live” di Bologna (via Larga 29, info e prenotazioni allo 051 530379). Il format, che spigola tra gastronomia e spettacolo, prevede menù diversi per ogni cena con cinque portate accompagnate dalle spiegazioni di Selen.

Mirko Gadignani – da anni profeta dell’alta cucina sotto le Due Torri – porterà a tavola la sua sconfinata esperienza gastronomica mantecandola con pietanze afrodisiache; Luce Caponegro – mito iconografico dell’erotismo “made in Italy” – ci accompagnerà invece nell’incantesimo della seduzione, presentando in anteprima il suo “Selengiovese”, il vino delle colline forlivesi a cui ha dato il suo nome.

La fusione fra questi due percorsi ha partorito un format che – tra arte culinaria, cultura regionale ed intrattenimento – punta a promuovere un nuovo concetto di ristorazione: “Buona tavola e seduzione – spiega Gadignani – sono sempre andati a braccetto. Il cibo, del resto, è prima di tutto godimento ma, grazie al fascino di Selen, pizzicheremo nuove corde, provando ad andare oltre le tradizionali gioie del palato”.

 
 
 
 
 
 
 
 

La Cucina dell’Amore – aggiunge Selen – sarà un percorso afrodisiaco tra le ricette di uno chef straordinario, ma anche un’originale esperienza di ospitalità ed accoglienza. Perché l’arte culinaria è, prima di tutto, un’avventura dell’anima e nessun amore è più sincero di quello per il cibo. I piatti di Mirko portano, da sempre, allegria e sorrisi. Io proverò a condirli con un po’ di giocosa seduzione e vi accompagnerò nell’arte del corteggiamento a tavola, dove il linguaggio del corpo, la gestualità, gli sguardi e qualche stuzzicante fantasia possono trasformare una semplice cena in un sofisticato viaggio dei sensi”. 

 
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