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Anche i sacerdoti, a volte, smarriscono la “retta via”. E’ capitato anche a Don Alberto Bastoni, ex sacerdote di 59 anni di Rimini che, per un certo periodo della sua vita, ha creato non poco imbarazzo alla sua Diocesi. Dopo un processo per detenzione di sostanze stupefacenti (la cocaina gli venne trovata tra le ostie di un ostensorio!) e alcuni rumors di paese legati a presunte relazioni sessuali, il parrocco era finito nei guai anche per detenzione di materiale pedo-pornografico.

Quando era vice parroco nella Diocesi di Ascoli Piceno, il religioso aveva subito infatti una perquisizione nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla procura di Ancona. E, proprio in quell’occasione, erano stati scoperti una foto e un video a sfondo sessuale, entrambi con un minore, nel suo computer.

 
 
 
 
 
 
 
 

Don Alberto – che si era giustificato dicendo di “non aver retto allo stress del lockdown” – aveva ammesso le sue colpe chiedendo perdono. Ma la giustizia non ha l’indulgenza dell’Altissimo e così, ieri, si è celebrato il processo per detenzione di materiale pedo-pornografico per il quale l’ex parrocco ha patteggiato una pena di 4 mesi di reclusione e una multa di 1.100 euro (pena sospesa). 

I conti con la Chiesa invece erano già stati chiusi nel 2020. Per colpa di una “depressione unipolare che gli aveva provocato un grave squilibrio mentale, umano e umorale”, nel maggio 2020 la Diocesi lo aveva infatti allontanato con il procedimento della scomunica.

 
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