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C’erano (quasi) tutti sabato pomeriggio al primo piano della Center Tower, lo storico ex centro direzionale Mercatone Uno di Imola dove – su iniziativa della moglie e delle figlie del compianto patron Romano Cenni – è stato riaperto al pubblico, dopo tanti anni, lo spazio intitolato “Il mio Pantani, i miei campioni”, dedicato proprio al ciclismo e, in particolare, al Pirata di Cesenatico

Vorrei che tutti fossero contenti come lo sono io in questa giornata che rievoca grandi eventi’, le parole di Giuseppina Cenni, la moglie del signor Mercatone, che con le figlie Micaela, Susanna e Elisabetta e la collaborazione preziosa di Fabiano Fontanelli, ha riaperto le porte della vecchia sede.

Presenti gli ex dirigenti del Gruppo Marcatone Boifava, Cornacchia e Samek, i tecnici Martinelli, Maini, Amadori, Levati, i medici Rempi, Magni e Magnani, uomini del personale come Falconi, Olivieri, Moro, Pregnolato, Valdrè, Chiodini, Gradi, Pezzi, Agostini e il massaggiatore Paco Luna arrivato apposta dalla Spagna.

Uomini chiave come il fisioterapista Fabrizio Borra che rimise in bici Marco dopo l’incidente alla Milano-Torino e tutti quelli che hanno pedalato con lui, come Fontanelli, Conti, Siboni, Coppolillo, Konyshev, Borgheresi, Artunghi, Barbero, Gasperoni, Piovaccari, Dall’Olio, Checchin, Pellicioli, Mondini, Della Vedova, De Paoli, Moreni, Mazzanti, Caravaggio, Cigana, Fincato, Napolitano, Manzoni, Serri, Di Fresco, Borghi, Belotti.

Insomma, a parte qualche assenza rumorosa (come quella di Stefano Garzelli), erano davvero in tanti a ricordare l’epopea di Marco Pantani e della Mercatone Uno, la squadra costruita intorno a lui, tutti raccolti davanti alla gigantesca biglia affacciata sull’autostrada.

 
 
 
 
 
 

All’invito di Fabiano Fontanelli hanno risposto un centinaio fra corridori, tecnici, medici, massaggiatori, meccanici e dirigenti, a vent’anni esatti dalla fine di un’avventura iniziata nel 1997 e a un quarto di secolo dalla doppietta Giro e Tour del campione di Cesenatico, che nella storia del ciclismo resta l’ultima.

 
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