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Dopo le roventi polemiche legate ai risarcimenti post-alluvione, dalle 15 di oggi famiglie e imprese potranno richiedere il contributo per i danni causati dalle alluvioni che a maggio hanno colpito l’Emilia-Romagna.

E’ stata infatti attiva la piattaforma informatica ‘Sfinge alluvione 2023’, versione aggiornata di quella voluta e realizzata dalla Regione nel 2012 per i danni dovuti al sisma in Emilia.

La piattaforma è frutto della collaborazione tra la Regione e la struttura commissariale per la Ricostruzione ed è stata riconfigurata sulla base dei parametri e requisiti indicati nelle ordinanze firmate dal commissario straordinario per l’alluvione, il generale Francesco Paolo Figliuolo, d’intesa col presidente Stefano Bonaccini che riveste il ruolo di subcommissario.
La quantificazione del danno subito, ma soprattutto il nesso di casualità tra il danno e gli eventi calamitosi, dovrà essere giustificato tramite perizia asseverata o, a seconda dei casi, tramite perizia giurata, utilizzando l’apposito modello riportato negli allegati delle ordinanze, e dovrà essere redatta da un tecnico abilitato, iscritto a un Ordine o a un Collegio, privo di interessi comuni con il committente.

Ciò che sarà riconosciuto è indicato nelle ordinanze commissariali: sul sito della struttura commissariale (https://commissari.gov.it/alluvionecentronord2023/) a breve saranno anche disponibili domande e risposte (Faq) illustrative, nelle quali si troveranno anche casi particolari e le risposte ai quesiti e dubbi più frequenti.

Per accedere a ‘Sfinge Alluvione 2023’ occorre avere l’accreditamento digitale (Spid, carta di Identità elettronica o carta nazionale servizi) e possedere un indirizzo di posta certificata (Pec). Il link d’accesso alla piattaforma, così come le informazioni via via che saranno aggiornate, si troverà anche sul portale della Regione Emilia-Romagna e nella sezione ‘Misure di sostegno’ del sito dedicato all’alluvione.

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