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Grazie all’ostinazione di una battagliera cittadina di Cesenatico (Lilly Giordano), il famigerato autovelox sulla Statale Adriatica è diventato un piccolo “caso nazionale”.

Lo scorso 26 novembre, infatti, una delegazione di cittadini di Cesenatico, capeggiati proprio da Lilly, è stata ospite di “Zona Bianca”, il format di attualità e approfondimento condotto su Rete 4 da Giuseppe Brindisi.

Dalla nostra città, in una sala messa a disposizione dall’hotel Miramare, si è svolto un collegamento in diretta per raccontare la tormentata vicenda dell’autovelox di Cesenatico che, nei primi mesi di attività, ha fatto letteralmente strage di multe.

Il casus belli è ormai noto: da una parte i “sostenitori” che ritengono che quel dispositivo sia l’unica soluzione per contenere gli incidenti registrati negli ultimi anni, dall’altra gli “oppositori”, convinti che l’autovelox sia solo un modo “per fare cassa”, anche perché posizionato in un tratto della S16 (al termine di un cavalcavia) che rende problematica – e dunque pericolosa – un’eventuale frenata.

Il servizio Mediaset parte dall’esposto presentato dalla stazione dei carabinieri di Macerone (“perché – sostiene Lilly – a Cesenatico sia i carabinieri che la polizia municipale mi hanno rimandato alla Procura…”) con allegate ben 1800 firme.

 
 
 
 
 
 
 
 

“Ho fatto tutto quello che potevo per far sì che venga portato alla luce l’illegittimità di questo autovelox che serve solo a fare cassa – spiega oggi in una nota social Lilly Giordano – come ha detto esplicitamente anche lo stesso sindaco di Como in trasmissione: ‘sarebbe da denuncia’. Grazie a tutti coloro che mi hanno sostenuto e a chi, domenica sera, è venuto in trasmissione mettendoci la faccia”.

Il link della puntata

https://mediasetinfinity.mediaset.it/…/zonabianca…

 
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