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I dati ufficiali hanno un indice di attendibilità piuttosto basso perché – venuta meno l’emergenza – il “tracciamento” è saltato da tempo. Però, secondo gli screening dell’Ausl Romagna, l’andamento è chiaro: dopo mesi di tregua, il Covid-19 è tornato ad alzare la testa anche in Emilia Romagna con qualche effetto anche sugli ospedali.

I positivi al virus Sars-Cov-2 sono stati 3.847 nella settimana compresa tra il 24 e il 30 novembre, +73% rispetto a quella tra il 3 e il 9 novembre, mentre i decessi con Covid sono raddoppiati passando da 19 a 39. Il numero di ricoveri ordinari è cresciuto del 61% (1.257 rispetto ai 782) e la terapia intensiva si è resa necessaria per 27 malati (+35% rispetto ai 20 della prima settimana del mese).

Per questo, tornano gli appelli al vaccino, soprattutto per i soggetti più fragili, quelli che potrebbero avere problemi anche di fronte ad una sintomatologia “leggera” (come appare quella dell’ultimo ceppo virale).

In ogni caso, dal 16 ottobre, l’Ausl Romagna ha avviato la campagna di vaccinazione in via prioritaria ai soggetti fragili con patologie croniche e con una seria compromissione del sistema immunitario, i loro caregiver, le persone over 60, donne in gravidanza e operatori sanitari.

L’obiettivo da parte delle autorità sanitarie è quello di scongiurare il doppio picco Covid/febbre annunciato per Natale, quando – secondo l’Ausl – molti romagnoli trascorreranno le feste a letto.

Sia per il Covid che per le sindromi influenzali, infatti, la curva dei contagi è in costante aumento. Per questo è importante che soprattutto i soggetti fragili e gli anziani si vaccinino per entrambi.

 
 
 
 
 
 
 
 

In realtà, la campagna vaccinale procede a rilento e a velocità diverse: un po’ meglio per l’influenza, decisamente male per il Covid. Mentre infatti per l’influenza si sono immunizzate oltre 722.000 persone in regione, sono solo 185.582 le vaccinazioni contro il Covid, 68.000 delle quali riguardano gli ultraottantenni. Ma le ultime notizie di un aumento dei contagi sembrano aver fatto breccia nell’opinione pubblica e, da qualche giorno, le richieste del vaccino sono in confortante crescita.

 
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