Dal 25 ottobre è disponibile, nelle librerie e online, il volume “Una transizione giusta”, scritto dall’assessore regionale Lia Montalti.
Il libro, edito da In.edizioni di Castel San Pietro Terme (BO), si occupa di temi quali i cambiamenti sociali, gli sconvolgimenti climatici e le difficoltà che riservano gli anni a venire. Si tratta di una riflessione approfondita, che ha origine da un racconto della stessa autrice.
Il saggio si apre narrando l’alluvione di maggio, che ha colpito direttamente gran parte dell’Emilia-Romagna, e si articola tramite otto proposte mirate ad agire attivamente sul prossimo futuro.
A proposito di questo, il libro è stato lanciato il 17 novembre a Cesena, luogo simbolo delle difficoltà che tutto il territorio ha dovuto fronteggiare in seguito all’alluvione.
“Il libro è frutto di una lunga riflessione – spiega Lia – maturata negli ultimi anni. Parte dalla mia esperienza personale, poi allarga l’orizzonte sul cambiamento climatico e su tutte le crisi che rischiano di lasciare indietro i più fragili. È un libro propositivo, che si sviluppa attraverso otto proposte concrete:
- sostenere l’educazione e la cultura
- costruire comunità aperte
- lottare per un lavoro a misura di donna e di uomo
- difendere la sanità pubblica
- preservare la terra, piantare alberi e migliorare la gestione delle risorse
- riconoscere alle donne lo spazio che spetta loro all’interno della società attraverso un processo potenziato di empowerment femminile
- sostenere l’agricoltura e il cibo, fonti di vita
- compiere scelte di consumo sostenibili e consapevoli”.
“Dalla Romagna alluvionata può nascere un progetto per l’Europa, composto da idee su come affrontare questa epoca di transizione. Una transizione giusta, che deve mettere al centro la coesione sociale, la comunità, la solidarietà tra generazioni, il lavoro e i diritti, la mitigazione e l’adattamento climatico, senza lasciare indietro nessuno”.
“Sono convinta – conclude – che questo libro rappresenti l’inizio di un cammino interessante in cui l’elemento di fondo è la presa di coscienza del cambiamento climatico e dei suoi effetti: valutazione indispensabile per gettare le basi della ricostruzione delle nostre abitudini”.