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Il 2024 potrebbe essere l’anno buono per la realizzazione del nuovo parco eolico al largo di Ravenna. La società Agnes, infatti, ha avviato nel gennaio del 2021 il complesso iter autorizzativo e, ad oggi, sta ultimando la procedura di valutazione di impatto ambientale al termine della quale si prevede di ottenere – nel secondo semestre del 2024 – tutte le autorizzazioni per la costruzione e l’esercizio degli impianti. Un percorso, quindi, di quattro anni che riguarderà anche Cesenatico visto che le pale arriveranno fino al tratto di mare di fronte alla nostra città.

Ricordiamo che il parco eolico sarà sufficiente a coprire il consumo energetico di più di mezzo milione di famiglie corrispondenti circa all’intera popolazione della Romagna.

Per accelerare i tempi, si è deciso di dar vita sulla piattaforma change.org a una petizione che, grazie alla spinta popolare, riesca ad abbreviare un iter troppo lungo, lento e gravato da pastoie burocratiche.

La raccolta firme è stata presentata dal sindaco Michele de Pascale ed è sostenuta da Comune, Camera di commercio di Ferrara e Ravenna, associazioni economiche e sindacali e dalla parlamentare Pd Ouidad Bakkali. Una petizione valida su tutto il territorio nazionale: la raccolta firme, infatti, parte dall’idea che gli impianti offshore per l’energia eolica e per il solare galleggiante vadano realizzati anche al nord, in particolare nell’alto Adriatico. De Pascale contesta, infatti, la posizione secondo cui la produzione di energia rinnovabile in Italia debba essere concentrata al sud. Ovviamente a distanza dalle coste per non avere un impatto paesaggistico sul turismo e con accordi col mondo della pesca, perché l’acquacoltura e la pesca possano crescere grazie a queste infrastrutture e non certo esserne danneggiate.

 
 
 
 
 
 

Il progetto Agnes Romagna ad oggi prevede 75 turbine eoliche e 13 piattaforme fotovoltaiche galleggianti per una potenza installata totale di 700 MW. In fase operativa, potrà garantire una produzione di energia annuale maggiore di 1.500.000 MWh. Le opere a mare si trovano in due zone distinte, entrambe oltre le 12 miglia nautiche (20 km) dalla costa emilianoromagnola. Romagna 1, più a sud, sarà antistante a Punta Marina fino a Cesenatico. Romagna 2, più a nord, sarà antistante a Marina di Ravenna fino a Casalborsetti. L’energia prodotta dalle turbine e dal fotovoltaico galleggiante sarà trasportata a terra fino alla stazione elettrica intermedia nel porto di Ravenna, integrata da un sistema di stoccaggio a batterie di 50 MW e un impianto di elettrolisi di 60 MW per la generazione di idrogeno verde.

 
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