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Aveva lavorato anche nella caserma di Cesenatico (dov’era stato allontanato per “motivi disciplinari”) il carabiniere diventato rapinatore ad appena sei mesi dalla pensione. L’ex militare – che andrà a processo nei primi mesi del nuovo anno – aveva deciso di passare dalla parte della criminalità per pagare alcuni debiti contratti. Ma, scoperto, è stato radiato dall’Arma dei carabinieri, degradato e rinviato a giudizio con l’accusa di rapina aggravata.

Insomma, un fine carriera davvero triste per l’ex carabiniere 59enne residente a Savignano sul Rubicone arrestato nei giorni scorsi ed ora ai domiciliari nella sua abitazione di Savignano.

L’uomo è stato scarcerato ed è potuto tornare a casa in attesa di giudizio perché, secondo il Gip, non esistono elementi che possano far pensare ad una reiterazione del reato o a un pericolo di fuga.

L’uomo era al lavoro nella sede di Bankitalia a Bologna perché trasferito un paio di anni fa per motivi disciplinari. Per anni aveva lavorato per l’Arma di Cesenatico e per quella di Savignano. Poi era stato sottoposto ad un procedimento per violazione del segreto d’ufficio (aveva permesso ad un suo sottoposto di prendere visione di atti che non aveva titoli per poter consultare).

Ai colleghi che lo hanno interrogato ha spiegato di aver agito perché, come detto, oberato dai debiti a cui non riusciva più a fare fronte.

 
 
 
 
 
 

Al 59enne mancavano appena 6 mesi per arrivare alla pensione ma, in un momento di sconforto, a due passi dal palazzo di giustizia di Bologna, ha indossato una mascherina Ffp2 ed è entrato in una farmacia, sparando con una pistola caricata a salve, facendosi consegnare 700 euro. Ma le telecamere di sicurezza che lo hanno inquadrato durante la fuga ed i bossoli della pistola usata, hanno ricondotto gli investigatori a lui.

 
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