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Non per tutti sarà un “buon” Natale. Sono infatti centinaia, anche a Cesenatico, le persone costrette a letto dall’influenza e dal Covid-19. Difficile però fare un “censimento” perché il tracciamento è saltato ormai da mesi e dunque è impossibile stabilire se a colpire, in questi giorni di festa, sia più il ceppo influenzale o il virus pandemico. Poco cambia, per la verità, visto che la sintomatologia è più o meno la stessa così come le raccomandazioni: a doversi proteggere, in particolare, sono le fasce più fragili della popolazione, ovvero gli anziani, le persone con patologie respiratorie pregresse e gli immunodepressi.

Non c’è dubbio, in ogni caso, che il Covid sia ormai tornato tra di noi visto che, in un solo giorno (tra il 22 e il 23 dicembre), nella nostra regione, si sono registrati 421 nuovi casi, un numero basso ma decisamente significativo se si pensa che sono ormai pochissimi coloro che si sottopongono al tampone.

A rassicurare le autorità sanitarie sono i numeri delle terapie intensive, appena 42 in Emilia Romagna, segno che l’attuale variante non è particolarmente aggressiva. E al Bufalini? Situazione nella media regionale con tre ricoverati in terapia intensiva ed una ventina nei reparti ordinari.

 
 
 
 
 
 
 
 

Poi ci sono i dati sull’influenza stagionale che, come detto, ha sintomi molto simili. E’ l’intreccio tra queste due patologie a creare qualche preoccupazione perché, anche ieri, al pronto soccorso degli ospedali romagnoli sono stati tantissimi i pazienti che si sono presentati con complicazioni dovute a problematiche respiratorie (tra questi anche molti bambini affetti da virus respiratorio sinciziale, il RSV).

 
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