Per un istante, ieri sera, davanti alla televisione, mentre il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella pronunciava il suo tradizionale discorso di fine anno, il cuore dei romagnoli è stato attraversato da un brivido di legittimo orgoglio.
Citando la tragica alluvione del maggio scorso in Romagna, infatti, Mattarella ha elogiato l’impegno e l’abnegazione dei tanti giovani e volontari scesi in strada per affrontare l’emergenza.
“Possiamo dare tanto alla nostra Italia, con il servizio civile e l’impegno di tutti i giorni – ha detto il Presidente della Repubblica -. Non facciamoci vincere dalla rassegnazione o dall’indifferenza. Cerchiamo quello che unisce e non quello che divide. Ho visto valori importanti nella voglia di ripartire della gente di Cutro e nella operosa solidarietà dei ragazzi che dopo l’alluvione spalavano il fango cantando Romagna mia. Sono stati un grande esempio per tutti”.