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Aveva appena finito di scontare le sue pendenze penali il cittadino egiziano raggiunto da un decreto di espulsione eseguito con l’accompagnamento coattivo alla frontiera disposto nella giornata di ieri dal Questore di Forlì Cesena, Claudio Mastromattei.

Mentre l’uomo stava scontando le proprie condanne in carcere, l’Ufficio Immigrazione aveva avviato complesse attività per giungere finalmente alla sua reale identificazione, per sfuggire alla quale, nel tempo, la persona aveva fornito sempre diverse generalità.

Lo stratagemma, però, con le più attuali procedure identificative, è stato vano: infatti è stato riconosciuto come cittadino egiziano e quindi, non appena terminato il periodo di detenzione, è stato accompagnato alla frontiera aerea di Fiumicino e imbarcato su un volo di linea verso il Cairo, opportunamente scortato fino a destinazione da personale della Polizia di Stato, in ragione della sua elevata pericolosità.

 
 
 
 
 
 

Infatti, numerosi sono i reati di cui si è reso responsabile durante la sua permanenza in Italia dove è stato condannato per tre rapine (complessivamente 3 anni e 9 mesi), per porto di armi (complessivamente 10 mesi), per reati inerenti la normativa sugli stupefacenti (complessivamente 3 anni), per danneggiamento (8 mesi) e per tentata violenza sessuale (1 anno e 8 mesi).

L’accompagnamento coattivo – disposto dal Questore di Forlì Cesena al termine dell’esecuzione della pena – ha impedito che l’uomo, con evidente e spiccata propensione a delinquere, potesse riprendere a circolare liberamente sul territorio italiano.

 
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