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“Tagli camuffati da nuove sigle e da una riorganizzazione dei servizi sanitari che non può far altro che peggiorare l’assistenza ai cittadini”. Così il capogruppo di Fratelli d’Italia Emilio Zarrelli secondo cui “la sanità a Cesenatico continua a fare passi indietro”.

“In una città che avrebbe bisogno di un Pronto Soccorso – rileva Zarrelli – prima si è arrivati al Punto di Primo Intervento e ora ci si appresta a dire addio a questo servizio in favore dei Centri Assistenza Urgenza, i cosiddetti Cau. La costa del Cesenate, che nei mesi estivi ha un carico di centinaia di migliaia di turisti, subisce così un ulteriore colpo per volere della sinistra che amministra la Regione. E dal Comune un silenzio assordante che ben presto sarà rotto dalle proteste dei pazienti”.

“La montagna va tutelata, questo non lo mettiamo in discussione – rileva il capogruppo di Fratelli d’Italia – ma, con questa riorganizzazione, si è potenziata la copertura d’urgenza in località dalla bassa densità abitativa e dove gli interventi che necessitano di prestazioni da Ppi sono una manciata, mentre si è depotenziata l’assistenza a Cesenatico, una scelta francamente incomprensibile. La zona Mare la si lascia sguarnita e le conseguenze nei prossimi mesi potrebbero essere nefaste”.

“La vicinanza a Cesena implica però che per casi di media gravità sia chiamata in causa l’ambulanza: su Cesenatico oggi gravitano 2 mezzi con operatori sanitari e 1 mezzo con medico a bordo. Servirebbero un’infinità di ambulanze per garantire il servizio: pensate solo ai malori e agli arresti cardiaci che accadono in spiaggia; tra chiamata, intervento e trasporto per ogni caso servono almeno un paio di ore. Ma come possono pensare di garantire l’assistenza in questo modo – si domanda Zarrelli – quando d’estate le esigenze del territorio raggiungono picchi impressionanti?”. 

 
 
 
 
 
 
 
 

“E davanti a questo quadro, la sinistra pensa di risolvere tutto con i Cau, lasciando al paziente decidere dove sia meglio recarsi: se in questo centro o se rivolgersi al Pronto soccorso”. Per Zarrelli “è semplicemente ridicolo. Ci consegneranno un prontuario con l’elenco delle patologie e dei traumi, con scritto a fianco di ognuno dove sia meglio chiamare? E’ un progetto che fa acqua da tutte le parti, che evidenzia i limiti delle politiche della sinistra e di come si voglia far pagare ai cittadini le inefficienze del sistema sanitario che hanno costruito – conclude Zarrelli – Ma attenzione, qui c’è in ballo la vita delle persone!”.

 
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