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Il nuovo capogruppo della Lista Civica di centrodestra Fabio Bandieri ha votato contro il bilancio di previsione 2024/2026 presentato le scorse settimane dalla giunta Gozzoli. Un pollice verso per “contenuti e visione” e, soprattutto, “per la mancanza di politiche in grado di rilanciare il turismo”, da sempre l’asset strategico dell’economia di Cesenatico.

Oltre alle criticità più ordinarie (riqualificazione del ricettivo e dell’arredo urbano e maggiore cura della città), Bandieri chiede di mettere in campo “politiche che incentivino i privati a riqualificare le strutture ricettive e commerciali, snellendo i vincoli presenti nel nuovo piano urbanistico voluto dal PD che – dice – limitano e fanno lievitare i costi delle riqualificazioni e abbassano i costi degli oneri di urbanizzazione che contribuiscono anch’essi a frenare gli investimenti dei privati”.

“Sulla grande sfida della città delle colonie, ad esempio – rileva il capogruppo – mi risulta non sia ancora arrivata nessuna manifestazione di interesse da parte dei privati. Sarebbe opportuno, per non dire doveroso, avviare un confronto con loro, per capire cosa si può fare per sbloccare i lavori e, più in generale, per incentivare i proprietari ad intraprendere un percorso di riqualificazione”.

Dopo aver pungolato l’amministrazione sull’area ex nuit (“Manca ancora un progetto”), sulla riqualificazione della vena Mazzarini (“Idee confuse e risorse incerte”) e sull’ex lavatoio (“Potete spiegare alla città perché è ancora chiuso?”), Bandieri rivendica, in particolare, la paternità dell’IMU sulle piattaforme, un progetto da lui avviato durante la legislatura Buda: “Tra le entrate principali – spiega il consigliere civico – noto con piacere l’IMPI di 585 mila € derivati dall’IMU sulle piattaforme, un’entrata divenuta ricorrente, molto utile alle casse comunali, e di questo ne vado fiero. Dopo aver già incassato oltre 10 milioni dal recupero degli arretrati, è per me motivo di soddisfazione aver contribuito a generare un’entrata utile al mio comune e constatare che il lavoro fatto ha prodotto un risultato così importante”.

 
 
 
 
 
 
 
 

Bandieri ricorda che “fu una nostra intuizione richiedere l’imu sulle piattaforme ENI” così come non ha dimenticato “la diffidenza, per non dire l’ilarità, con cui fu accolto il mio intervento in consiglio comunale quando, per la prima volta, parlammo dell’opportunità di richiedere l’IMU alle piattaforme ENI. Ed ora invece, eccoci tutti qua a godere dei frutti di quel lavoro, e questo non può che riempirci di orgoglio”.

“Nonostante quell’entrata ancora non esistesse durante la legislatura Buda – prosegue Bandieri – riuscimmo comunque, anche senza velox, ad ottenere dei risultati preziosi per Cesenatico, come la riqualificazione del depuratore, la sistemazione delle porte vinciane (che neppure si chiudevano) e la creazione del primo, nonché unico, hotel a 5 stelle della città”.

Oggi come ieri, invece, resta d’attualità il capitolo particolarmente spinoso della gestione dei rifiuti da parte di Hera: “Il malcontento dilaga – spiega Bandieri – perché sono troppi e reiterati i disservizi a fronte di un costante aumento delle tariffe. Esiste anche un problema d’immagine perché siamo una località turistica e quei bidoni lasciati in bella mostra sul lungomare e sui viali principali non sono un bel biglietto da visita. Va assolutamente fatto qualcosa per risolvere questo problema e dunque ci chiediamo se non sia venuto il momento di prendere in seria considerazione anche l’ipotesi di affidare il servizio ad altri gestori”.

Sugli eventi del Natale, infine, secondo Bandieri “bisognerebbe occuparsi anche dei commercianti del viale Carducci perché, tra ponti chiusi e viabilità compromessa, i commercianti vivono una crisi senza precedenti, abbandonati a sé stessi in un lungomare deserto e privo di iniziative. E se i negozi chiudono vengono meno quei presidi di legalità che le vetrine dei negozi garantiscono. Non si poteva organizzare – chiede Bandieri – qualche evento per incentivare un minimo di passeggiata? Oppure spostare i mercatini da via Garibaldi in piazza Andrea Costa?”.

Non solo critiche, però, ma anche proposte concrete ed ambiziose come il rilancio del progetto delle Terme, del tutto assente dal bilancio: “Sarebbe una preziosa opportunità di incremento turistico, oltre che un volano per l’occupazione annuale. Negli anni sono state fatte diverse analisi, si tratta di acqua termale di buona qualità e, se Cervia ci ha costruito un indotto importante, perché non potremmo fare lo stesso a Cesenatico? C’è tanto lavoro da fare – conclude – ma dal momento che la natura ci ha concesso questa sorgente sarebbe assurdo non sfruttarla”.

 
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