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“Una mossa azzardata, poco chiara, ma che porterà di sicuro a un aumento dei costi a partire dal 2025: il Comune ed Hera stanno preparando l’ennesima brutta sorpresa ai cittadini di Cesenatico”. Emilio Zarrelli, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale e Sebastiano Padovan, coordinatore comunale di FdI, commentano così l’avvio della sperimentazione della Tariffa Corrispettiva Puntuale (TPC) per la gestione dei rifiuti urbani.

“Non c’è chiarezza sui nuovi costi, la quota fissa non si a quanto ammonti, non si conosce la differenza che resterà da pagare con la Tari per gli altri servizi comunali, non è noto il costo delle raccolte aggiuntive dei rifiuti indifferenziati una volta superato il numero annuale di svuotamenti assegnato (stabilito arbitrariamente da Hera) – incalza Zarrelli – E’ stata fornita solo un’indicazione di massima, da 3 a 6 euro a raccolta aggiuntiva, per esempio una famiglia di 4 persone ha un minimo di 39 raccolte: se il bidone lo si mette in strada ogni settimana, come succede oggi, nel conguaglio annuale si rischia di vedersi addebitati sino a 80 euro. Una cifra esosa! E molto più alti saranno i costi per famiglie con nucleo familiare minore o single, dove le raccolte fisse sono di numero inferiore e quindi più alti saranno i costi aggiuntivi se messo in strada ogni settimana il bidone indifferenziato. E anche per le attività come immaginavamo, la prospettiva è di avere costi più alti”.

“E’ così, perché se si produce meno indifferenziato non è che si paga meno – aggiunge Padovan – Hera e Comune dicono di voler premiare chi fa più raccolta differenziata, in realtà sono esclusivamente previste punizioni per chi produce più rifiuto indifferenziato, con il solito atteggiamento moralista che pretende di educare il cittadino. E’ una logica punitiva, che è emersa chiaramente anche dai tecnici Hera durante la presentazione alla cittadinanza: nel caso in cui dovesse esserci un sacco abbandonato nelle vicinanze del proprio bidoncino del porta a porta, verrebbe considerato come uno scarico abusivo e una squadra di ispettori appositi dovrebbe rovistare nel sacco dell’immondizia alla ricerca di indizi che possano ricondurre a chi ha prodotto quei rifiuti. Una modalità ridicola e inconcludente. Questo, di fatto, autorizza chiunque a gettare i propri sacchi dell’indifferenziata nelle prossimità dei bidoni altrui”.

 

 
 
 
 
 
 
 
 

“Surreale anche la risposta dei tecnici Hera alla domanda che chiedeva come si dovesse fare per evitare che l’operatore svuoti il bidoncino nel caso in cui questo sia vuoto o pieno parzialmente. Ci sono infatti realtà condominiali dove il luogo in cui i condomini posizionano i bidoncini corrisponde a quello del ritiro, per mancanza di spazi privati alternativi. La soluzione per Hera è nascondere e occultare il bidoncino in modo che l’operatore non trovandolo non possa registrare uno svuotamento. Insomma, si gioca a nascondino con il denaro dei contribuenti…”.

 
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