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Ha abbondantemente superato le mille firme la petizione dei cittadini e dei residenti di Cesenatico per chiedere all’amministrazione comunale il ripristino della “Giostra di Teo” in piazza Carlo Pisacane.

Anche se la situazione sembra in uno stallo difficilmente risolvibile (non arrivano dal Municipio segnali di “aperture” a riguardo…), i commercianti del centro storico continuano a darsi da fare per raccogliere nuove firme a sostegno della petizione. E ogni giorno – malgrado esistano anche pareri dissonanti – nuove voci chiedono il ripristino della giostra al sindaco Matteo Gozzoli, che ha invece deciso di spostarla in piazza Comandini, “un’area trafficata e poco agevole”, sostengono i membri del comitato.

Su quest’ultimo punto insiste la barista che da anni lavora al Bar dei Marinai in piazza Pisacane: “I bambini – racconta – ci sono rimasti male, si sono lamentati e mi hanno chiesto perché la giostrina fosse stata spostata. Me lo chiedo anch’io, visto che è stata collocata in una zona trafficata dove c’è anche un ‘brutto giro’. Non mi pare una cosa ben fatta. Si pensa ai grandi, non si pensa ai piccoli: la giostra torni al suo posto”.

“Peccato – aggiunge Sonia Pennini – era davvero così carina lì dov’era. Perché toglierla per parcheggiare le macchine?”. Ed inviti al sindaco a ripensarci vengono formulati anche da Fiorella Gaudio, Alessandra Zoffoli ed Alessandra Piazzi.

Marta, 34enne di Varese, fedelissima frequentatrice di Cesenatico, non riesce a capire perché la giostra sia stata rimossa da piazza Pisacane. “Mi piacerebbe ritrovarla al mio ritorno, ne ho sentito la mancanza a Natale. Anche a Varese abbiamo una giostra nella piazza principale, perché a Cesenatico non c’è più?”.

Tanto più che – secondo il comitato – la collocazione alternativa proposta, piazza Comandini, è su un viale principale dove passano le automobili ed il traffico è particolarmente intenso. “Ma è da pazzi metterla in quella rotonda. Col traffico che c’è, è pericolosissima!”, rileva Paola Casali, un’altra cittadina di Cesenatico che sostiene la petizione.

Malgrado il silenzio dell’amministrazione, dunque, famiglie ed esercenti non si rassegnano e continuano a battersi contro la decisione dell’ente pubblico di rimuovere la giostra per “valorizzare” il vicino monumento a Garibaldi. Sono tantissimi i cittadini che hanno firmato la petizione in maniera digitale o sottoscrivendo gli appositi moduli presenti negli esercizi commerciali.

La petizione contro la chiusura della giostra si può firmare fisicamente negli esercizi commerciali di tutti i membri del comitato promotore di seguito elencati della città (tra cui i ristoranti, i bar ed i negozi più importanti della città) oppure online, con pochi comodi clic, sulla pagina Facebook “I bambini di Cesenatico rivogliono la giostra di Teo” al link https://www.facebook.com/profile.php?id=61555158390456

Per farlo basta andare sulla pagina, scrivere il proprio nome e cognome nei commenti sotto il post fissato in alto (non serve aggiungerlo se coincide col nome del profilo) con la frase “chiedo al sindaco di non chiudere la giostra di Piazza Pisacane”.

Il comitato promotore è composto da Simona Pifferi, Bar dei Marinai e Ristorante La Stiva dei Marinai, Piazza Pisacane 13; Miranda Benini, Tabaccheria piazza Pisacane 11; Bianca Tomoiaga Gelateria Mu, via Armellini 24; Rossano Poggioli Bar l’Infame, via Armellini 23; Rossella Papi e Maurizio Chiarucci, Ristorante 12 e Casa12 hotel, via Armellini 12; Gaia Maricchiolo, Tabaccheria Dora, via Moretti 1; Michele Franciosa, Ristorante Cucina di Mare, via Moretti 7; Massimo Malpezzi, Ristorante Titon via Moretti 10; Sofia Sintini Osteria Pub Maraffa via Moretti 11; Alessio Sassi, Ristorante Da Giuliano via Moretti 19; Caterina Zanelli, Gioielleria Re Mida corso Garibaldi 4; Massimiliano Montorsi, Mela Compro corso Garibaldi 5; Fabio e Marco Proli, Ottica Proli corso Garibaldi 6; Maria Rosaria Cipriano, Farmacia Ioli corso Garibaldi 7; Carlo Maestri, Gioielleria Oreficeria Monti corso Garibaldi 9; Roberto Mainardi, Le Caramelle di Jack corso Garibaldi 13; Tina Faretta, Negozio Ciao Ciao corso Garibaldi 14; Italo Freschi, Il Punto Eicola 11 e Officina del Porto, corso Garibaldi 18; Katja Geri, Ricami Veronica corso Garibaldi 21; Rino Emendato, Caffe del Corso corso Garibaldi 22; Lorenzo Spada, Scalo 17 Officina Portuale corso Garibaldi 17; Manuel Duca, Ristorante Nero di Seppia corso Garibaldi 2; Annalisa Rossi, Piadineria A Sisters piazza Pisacane; Giuseppe Casali, pittore via Alberti 8; Matteo Baiardi bar Marivaux corso Armellini 8.

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