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TABELLINO

Cesena (3-4-2-1): Pisseri; Pieraccini (1’st Piacentini), Prestia, Silvestri; Adamo, Varone (11’st Francesconi), De Rose (24’st Corazza), Donnarumma (11’st David); Berti, Kargbo (33’st Chiarello); Shpendi. A disp.: Montalti, Siano, Pitti, Piacentini, Pierozzi, Ogunseye. All.: Toscano.

A disp.: Montalti, Siano, Pitti, Chiarello, Ogunseye, Corazza, Pierozzi, David, Piacentini, Francesconi.

Pontedera (3-4-2-1): Ciocci; Guidi (33’st Pretato), Martinelli, Calvani; Perretta, Ignacchiti (28’st Marrone), Provenzano (1’st Lombardi), Ambrosini (1’st Angori); Benedetti, Ianesi; Fossati (1’st Selleri). A disp.: Lewis, Vivoli, Gagliardi, Delpupo. All.: Canzi.

A disp.: Lewis, Vivoli, Gagliardi, Angori, Pretato, Marrone, Lombardi, Delpupo, Selleri.

Arbitro: Mattia Ubaldi.

Reti: 20, 25, 27 pt Shpendi (Ces), 35 pt Kargbo (Ces).

Era chiamato alla vittoria il Cesena, dopo il pareggio esterno con la Spal, e vittoria è stata. Qualche cambio di formazione rispetto all’ultimo impegno esterno (primo su tutti il rientro da titolare di Kargbo) e solito 3-4-2-1 per mister Toscano, che vede i suoi iniziare all’arrembaggio contro un Pontedera che non sembrava la stessa squadra quinta in classifica fino ad oggi.

Il primo squillo del match arriva al terzo minuto proprio con Kargbo che fa partire un destro a giro deviato in angolo da Ciocci. Passano pochi minuti ed è ancora il Cesena a presentarsi minaccioso nella trequarti avversaria, con De Rose (autore di una partita sontuosa) che scappa per vie centrali e serve il 10 bianconero defilato sulla destra, che si accentra palla al piede e trova un corridoio per Shpendi che fallisce il vis a vis con il portiere.

E’ un assedio in piena regola quello dei padroni di casa, che arrivano alla conclusione un paio di volte ancora con Shpendi, che non è preciso di testa, e Donnarumma, che raccoglie da fuori area un pallone vagante e spara un missile terra aria che vola alto di poco sopra la traversa.

 
 
 
 
 
 

Al 17’ fioccano le proteste per un contatto dubbio in area del Pontedera mentre un minuto dopo lo straripante Donnarumma completa un coast-to-coast impressionante e serve a Kargbo la palla del vantaggio che viene sciupata malamente dal sierraleonese. Non passa nemmeno un minuto e accade qualcosa di singolare, con Adamo che viene colpito da un avversario a palla lontana e inizia una protesta contro il direttore di gara che durerà per tutta la partita a causa di una svista, a suo avviso, imperdonabile.

L’importante succede però pochi secondi dopo, con Kargbo che riceve la sfera sulla trequarti dopo un recupero palla alto dei suoi e serve Shpendi, che questa volta batte Ciocci e firma la prima rete del match.

Da qui in poi arrivano 7 minuti nefasti per gli ospiti, che vedranno le loro speranze di risultato infrangersi contro il ciclone albanese in maglia numero 9. L’azione del raddoppio è un must della compagine di Toscano, con Adamo che scende lungo la catena di destra e serve a Kargbo un pallone che viene recuperato solo momentaneamente dagli avversari, i quali lo fanno rocambolare sui piedi di Shpendi, che non ci pensa due volte a metterla in rete da pochi passi.

Lo score potrebbe già soddisfare il Cesena, avanti di due gol dopo poco tempo contro la quinta della classe, ma al minuto 27, dopo un fraseggio bianconero, De Rose crossa in mezzo sulla testa di chi, se non ancora Christian Shpendi che, questa volta con un’incornata, insacca il terzo pallone della sua serata e chiude i giochi alla mezzora.

Passano 2 minuti e Pisseri è chiamato al primo intervento della sua serata, dopo una conclusione pericolosa proveniente da un cross su punizione. Si tratta però di una rondine che non fa primavera: l’indomabile De Rose imbuca per Kargbo che rientra ancora una volta sul suo destro e trova ancora una volta la risposta pronta di Ciocci. Il lucchetto sulla partita viene posto proprio dal funambolico numero 10, che al minuto 35 approfitta di una mischia in area causata da un corner per mettere oltre la linea il gol del 4 a 0. 

Non sembra essere sazio il Cesena, che prima di concludere il primo tempo arriva a spaventare ancora Ciocci con una conclusione di controbalzo di Varone prima e l’ennesima occasione per Shpendi poi. Alla seconda frazione di gara verrà probabilmente concesso il premio per il piattume, anche considerando il parziale di 4 a 0 che non dava ai bianconeri le pulsioni per continuare a spingere sull’acceleratore e agli ospiti le motivazioni per provare una rimonta impensabile: i 45 minuti scorrono fino al sipario con molto possesso palla sterile e poche occasioni da una parte e dall’altra. Da evidenziare una rovesciata al minuto 69 effettuata da Guidi che sbatte su Pisseri anche dopo la ribattuta ravvicinata. Per il resto l’evento più eclatante rimane la buffa protesta di Adamo che continua a mostrare all’arbitro la gengiva, probabilmente insanguinata, per il contatto recriminato dal 17 nel primo tempo. Prosegue dunque la cavalcata del Cesena verso il sogno Serie B, che passerà domenica prossima per Ancona.

 
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