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Bonus psicologo, arriva la circolare Inps (n.34 del 15 febbraio). La domanda per l’anno 2023, spiega l’istituto di previdenza, potrà essere presentata dal 18 marzo 2024 fino al 31 maggio 2024.

La richiesta può essere presentata, esclusivamente in via telematica, accedendo al servizio “Contributo sessioni psicoterapia” attraverso una delle seguenti modalità: portale web, utilizzando l’apposito servizio; on line raggiungibile sul sito dell’Istituto www.inps.it e accessibile direttamente dal cittadino tramite SPID di livello 2 o superiore, Carta di identità elettronica (CIE) 3.0 o Carta Nazionale dei servizi (CNS); Contact Center Integrato, contattando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori). 

Per le domande relative all’anno 2024 e agli anni successivi, spiega ancora l’Inps, la finestra temporale per la presentazione delle domande sarà comunicata annualmente con apposito messaggio.

Lo ha stabilito il decreto Milleproroghe 2022 (dl 228/2021, convertito, con modificazioni, dalla legge 15/2022) che ha introdotto il contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia (c.d. Bonus psicologo), volto a fornire assistenza psicologica ai cittadini che, nel periodo della pandemia Covid e della correlata crisi economica, hanno visto accrescere le condizioni di depressione, ansia, stress e fragilità psicologica. 

Le spese che possono “contare” sul contributo sono quelle per sessioni di psicoterapia, fruibili presso specialisti privati regolarmente iscritti nell’elenco degli psicoterapeuti nell’ambito dell’albo degli psicologi.

 
 
 
 
 
 

Dopo il 31 maggio, vengono stilate le graduatorie per l’assegnazione del beneficio, distinte per Regione e Provincia autonoma di residenza, tenendo conto del valore ISEE più basso e, a parità di valore ISEE, dell’ordine cronologico di presentazione delle domande. Il completamento della definizione delle graduatorie viene comunicato con un messaggio, pubblicato sul sito dell’Inps. Le graduatorie, spiega ancora l’istituto di previdenza, sono valide fino a esaurimento delle risorse stanziate per l’anno di riferimento.

 
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