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L’associazione Zaccagnini, presieduta dall’ex sindaco di Cesenatico Damiamo Zoffoli, si interroga questa sera sul “premierato” in un dibattito dedicato alle modifiche alla Costituzione e ai poteri del Governo. 

Si arriverà davvero al premierato? E se sì, di che tipo? Sul tema, l’associazione di cultura politica Benigno Zaccagnini ha organizzato questa sera alle 20,45, nella propria sede in corso Sozzi 74 a Cesena, un incontro-confronto sulle riforme istituzionali con Francesco Clementi, professore di Diritto pubblico italiano e comparato all’Università La Sapienza di Roma. 

Il docente ha pubblicato pochi mesi fa, per il Mulino, il libro “Il Presidente del Consiglio dei ministri. Mediatore o decisore?” dove apre alla possibilità di una riforma del potere esecutivo, con alcuni paletti. «Premierato? Sì alla riforma, ma no ai pasticci all’italiana – scrive il costituzionalista nel volume – affinché il presidente del Consiglio non sia un’istituzione incompiuta bisognerebbe dargli la nomina e la revoca dei ministri e introdurre la sfiducia costruttiva, come in Germania, utile a stabilizzare in caso di crisi e a garantire la governabilità».

 
 
 
 
 
 
 
 

Mettere mano alla Carta fondamentale della Repubblica non può essere un’operazione di parte. «Come associazione Zaccagnini siamo convinti che per un’efficace riforma, che tocca meccanismi delicati del funzionamento della democrazia, sia indispensabile creare un clima costituente, capace di coinvolgere quanto più possibile le varie componenti non solo politiche ma anche culturali e sociali – commenta il presidente dell’associazione Damiano Zoffoli –. Non ci pare che questo stia avvenendo e vogliamo dare il nostro contributo al dialogo e al confronto. Perché la Costituzione è di tutti e la Repubblica è la nostra casa comune».

 
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