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L’Ausl Romagna ha revocato la convenzione con Mauro Passarini, il medico di base finito al centro di una maxi inchiesta per centinaia di false vaccinazioni contro il Covid-19 (tra i suoi clienti anche diversi cittadini di Cesenatico). 

La decisione, comunicata formalmente ieri ai suoi pazienti, verrà applicata a partire da venerdì.

Il medico 67enne, originario di Bologna ma residente da tempo a Marina di Ravenna e specializzato anche in ginecologia, attraverso il suo avvocato Carlo Benini, già entro la settimana presenterà ricorso al giudice del lavoro. 

Intanto anche un gruppo di suoi sostenitori raccolti sotto al motto “#rivogliamo il nostro medico”, ha annunciato battaglia lamentando il fatto che una comunicazione così importante sia giunta con “soli tre giorni di preavviso”. E sottolineando tutti i disagi che la scelta dell’Ausl comporterà soprattutto per anziani e disabili.

 
 
 
 
 
 

Passarini era stato arrestato dalla polizia il 10 novembre 2021 in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Dopo qualche giorno aveva ottenuto i domiciliari. Quindi a fine marzo 2022 era tornato libero con il solo obbligo di dimora sul territorio comunale caduto il 5 luglio con conseguente reintegro nell’Ordine dei medici. Infine aveva patteggiato due anni di reclusione per falso, peculato per via della contestata appropriazione di fiale Pfizer; ed evasione per avere parlato il 17 novembre 2021 a un giornalista uscendo di casa mentre si trovava ai domiciliari. La corruzione era invece stata esclusa. Per quanto riguarda i 227 pazienti finiti nei guai in concorso nei guai con lui per i falsi vaccini, è ancora in corso la maxi-udienza preliminare.

 
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