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Appuntamento domani sera (giovedì) al circolo Arci con Valter Bielli che ripercorrerà il periodo della strategia della tensione «La strategia della tensione». Questo infatti il titolo dell’incontro in programma, dalle 20.30, nel salone del Circolo Arci di Borella di Cesenatico nell’ambito della rassegna di incontri sui grandi temi della storia moderna.

L’appuntamento accende un focus sul periodo che inizia con gli anni ’60, si sviluppa negli anni ’70 e si conclude negli anni ’80, con il racconto di drammatici eventi stragisti che hanno insanguinato l’Italia. 

Il nostro è stato l’unico Paese del mondo sviluppato ad aver visto tante forme di eversione e di terrorismo ed è l’unico Stato che ha istituito una Commissione Parlamentare d’inchiesta sul terrorismo e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi, che fu istituita nel 1988, dopo che una serie di verdetti di proscioglimento che confermavano l’incapacità di forze di polizia e magistratura, di individuare e colpire i responsabili di quei gravi delitti. 

 
 
 
 
 
 
 
 

L’arco temporale si concentrerebbe in un periodo storico che va dalla strage di piazza Fontana del 12 dicembre 1969 alla strage di Bologna del 2 agosto 1980, sebbene alcuni studiosi retrodatino l’inizio di tale strategia al Piano Solo del 1964, il fallito colpo di Stato progettato dal generale dei carabinieri Giovanni de Lorenzo. Assieme al relatore Valter Bielli si fisseranno le date degli attentati ai treni dell’estate 1969, le stragi di piazza Fontana a Milano del 12 dicembre 1969 nella sede della Bna (17 morti e 88 feriti), di Gioia Tauro del 22 luglio 1970 (6 morti e 66 feriti), del 17 maggio 1973 alla questura di Milano (4 morti e 52 feriti), la strage del 28 maggio 1974 in piazza della Loggia a Brescia (8 morti e 102 feriti), del 4 agosto 1974 al treno Italicus a San Benedetto Val di Sambro (12 morti e 105 feriti), il 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna dove morirono 85 persone e furono ferite oltre 200, il 23 dicembre 1984 al treno rapido 904 ancora a San Benedetto Val di Sambro (17 morti e 260 feriti).

 
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