fbpx
 
 
 
 
 
 
 
 

Resta ai domiciliari la maestra di sostegno di 63 anni arrestata nei giorni scorsi per una serie di abusi e maltrattamenti nei confronti di un bambino disabile di 7 anni alla scuola elementare di Villamarina. 

Un provvedimento che conferma, di fatto, l’affidabilità dell’impianto accusatorio. Del resto, oltre alle testimonianze delle colleghe (le prime ad accorgersi degli atteggiamenti non ortodossi della docente), ad inchiodare le maestra ci sarebbero anche una serie di registrazioni audio e video piuttosto eloquenti. 

La donna, dunque, ovviamente sospesa in via cautelativa dal suo lavoro, si trova nella sua abitazione di Forlimpopoli e li’ attenderà la prima udienza del processo a sua carico.

Intanto, emergono alcuni particolari della vicenda. Ad esempio che, per quanto il fascicolo sia stato aperto già nel 2023, i genitori del bambino sono venuti a conoscenza di quello che capitava al loro figlio solo al momento dell’arresto della insegnante. E questo apre un capitolo, ancora tutto da scrivere, sull’ipotesi di un ritardo eccessivo nelle segnalazioni e dunque nell’intervento delle forze dell’ordine.

Intanto, sembrano poco piu’ di una decina gli episodi cosiddetti “inappropriati” di cui si sarebbe macchiata la maestra: si parla di schiaffi, spintoni, strattonamenti, scappellotti, tirate di orecchi, offese verbali e abusi vari.

Se l’indagine andrà avanti, logico aspettarsi che la famiglia, che risiede a Cesenatico, possa costituirsi parte civile ed eventualmente ottenere risarcimenti per le violenze fisiche e psicologiche subite dal figlio.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
Inviando questo modulo acconsenti al trattamento dei dati secondo le vigenti norme di Privacy e diritto di autore. Per maggiori informazioni vai alla pagina Privacy e Cookie.

Leave a Reply