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La CISL FP Romagna ha organizzato una raccolta firme tra i dipendenti di AUSL Romagna per sollecitare la Direzione ad aprire una discussione sul tema qualità del pasto e valore economico del buono pasto.

“Deve assolutamente essere migliorata la qualità del pasto – sottolinea il sindacato – e per fare questo occorre rivedere il valore economico del buono pasto in favore dei dipendenti dell’Ausl della Romagna, sia quando si accede nelle mense aziendali che nelle strutture commerciali convenzionate. Oggi i lavoratori sono costretti a pagare di tasca propria per garantirsi un pasto decente”.

Quando si parla di corretti stili di vita nelle campagne di prevenzione in generale, l’alimentazione è fondamentale perchè, migliorando la qualità del pasto, si permette di rispondere a molte delle prescrizioni sulla salute, di cui hanno diritto anche coloro che lavorano nel servizio sanitario locale. Il benessere e la salute dei dipendenti devono essere una priorità per la direzione. Ma ad oggi in AUSL Romagna non è così, avendo il pasto per ogni dipendente un valore economico di soli 5,16 euro non si può pensare che i lavoratori abbiamo tanta scelta e qualità”.

 
 
 
 
 
 
 
 

“Su queste tematiche e non solo – conclude il sindacato CISL FP Romagna –  invitiamo Ausl della Romagna a prendere iniziative correttive urgenti, come quella di rivedere il valore economico del buono pasto e gran parte delle regole che oggi vincolano e limitano molti lavoratori nella possibilità di accedere alla mensa e negli esercizi convenzionati tramite il buono pasto e ad elevare la qualità del servizio nel suo complesso. Il benessere e la salute dei dipendenti passano anche attraverso i corretti stili di vita”.

 
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