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La leggendaria salita al Santuario di Oropa è stata per sei volte protagonista di un finale di tappa del Giro d’Italia. Tra i vincitori ricordiamo Vito Taccone, Massimo Ghirotto, Marzio Bruseghin, Enrico Battaglin, Tom Dumoulin e, soprattutto, Marco Pantani, la cui impresa nel 1999 è passata alla storia. 

Quel 30 maggio il Pirata, con la maglia rosa sulle spalle, subì la caduta della catena lungo la tortuosa strada che porta al luogo di culto biellese e fu costretto a ripararla in autonomia, ripartendo con 45″ di ritardo dagli altri. 

Da lì il fuoriclasse di Cesenatico inizia una rimonta furiosa, superando lungo la strada 49 corridori e staccandoli tutti, incluso il secondo in classifica Laurent Jalabert, a cui infligge 20 secondi sul traguardo in cima alla salita. 

Questa vittoria di tappa ha consacrato il mito di Pantani in Italia, ovviamente, ma soprattutto nella provincia piemontese. E così il ritorno del Giro d’Italia su quelle strade a 25 anni dall’impresa è l’occasione per celebrare Marco e l’amore per il ciclismo.

Il legame stretto che intercorre tra Biella e il Pirata è testimoniato dal riconoscimento della Montagna Pantani, che dal 2004 è stato istituito per celebrare le doti di scalatore del ciclista di Cesena. Ogni anno viene assegnato a una cima diversa: per sette volte lo è stato il Passo del Mortirolo, ma appaiati in seconda posizione con due riconoscimenti si trovano Campo Imperatore e il Santuario di Oropa. Il 2024 sarà la terza volta che questo titolo viene assegnato a Oropa, portandola così in seconda posizione in questa speciale classifica.

Domenica 5 maggio, durante la seconda tappa San Francesco al Campo-Santuario di Oropa, 161 chilometri, le curve della salita saranno addobbate di giallo e rosa per ricordare il campione scomparso prematuramente, rinsaldando ancora di più questo legame storico. Inoltre, al Prato delle Oche davanti al Santuario è stata installata una bicicletta gigante per omaggiare i protagonisti del Giro. In attesa dell’impresa di Tadej Pogacar, il fenomenale sloveno che punta alla doppietta Giro-Tour che manca proprio da Pantani 1998.

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