Sarebbe dovuta essere una domenica pomeriggio relativamente tranquilla per il Cesena, che ospitava la Juve Stabia nell’ultima gara valevole per la Supercoppa.
L’apparente serenità era data dal fatto che il cavalluccio avesse 2 risultati disponibili su 3 per sollevare il trofeo, contro un avversario che invece avrebbe potuto mettersi l’alloro addosso solo vincendo 0-5. Impensabile.
Nonostante gli sfavori del pronostico, parte fortissimo la Juve Stabia, in tutti i sensi: non stentano a scattare infatti le scintille tra Folino e Kargbo, più volte ripresi dal direttore di gara lungo l’arco del match. I primi 19′ sono tutti a tinte gialloblù, con Silvestri chiamato agli straordinari per tenere chiusa la porta di Pisseri ma, proprio quando la lancetta dei minuti sta completando il ventesimo giro, arriva il vantaggio degli ospiti.
Sbaglia Pieraccini in disimpegno e Adorante diventa libero di servire Mosti, che non sbaglia il tap-in e porta avanti i suoi. Passa qualche minuto e il Cesena prova a rifarsi sotto, con Demba chiamato al miracolo su un colpo di testa deviato da corner. Ma è solo una rondine in un cielo grigio, perché al 23esimo Adorante gela il Manuzzi con un destro potente che finisce fuori di poco.
La tensione monta nelle teste dei bianconeri, infastiditi anche dall’atteggiamento ruvido (a volte troppo) dei giocatori avversari, che probabilmente avevano portato appositamente la gara su questi binari. Un Cesena in bambola, che fatica anche nelle cose più semplici, sembra venire definitivamente tramortito quando al 26esimo la Juve Stabia segna il gol dello 0-2: da un filtrante alto di Mignanelli nasce la rete di Adorante, che buca Pisseri e sembra scrivere la parola fine sul match.
Si scorre lungo le redini del nervosismo fino al 40esimo, quando la combinazione Mignanelli-Adorante funziona ancora, questa volta a metà, con il colpo di testa del numero 9 che finisce a lato di poco. Il pericolo si ripresenta 1 solo minuto dopo; da una bellissima tela di passaggi nasce l’occasione per Meli, su cui serve un miracolo di Pisseri per non allargare ulteriormente la forbice.
A 3′ dalla fine del primo tempo Kargbo avrebbe la chance per accorciare lo svantaggio, ma balbetta al momento della conclusione, che termina in calcio d’angolo.
La seconda frazione si apre come si era chiusa la prima, ovvero con Adorante che mette a sedere Pieraccini e spara a colpo sicuro verso la porta: seconda parata da mani nei capelli di Pisseri. Si arriva quindi all’ora di gioco che la situazione sembra stagnante: il Cesena non ha la forza per far male ai campani e il finale pare scontato. Arriva invece proprio dai piedi dell’uomo più preso di mira dai difensori il gol della speranza: al 60esimo Kargbo sgasa sulla sinistra e dopo essere entrato in area buca Demba con il destro. Si riaccende il Manuzzi. Passano 60 secondi e Pisseri conferma la prestazione da 8 in pagella con un altro intervento, che precede, al 64esimo, la chiave di volta della partita.
Una palla contesa furiosamente in area bianconera finisce sui piedi di Meli, che con lo specchio della porta letteralmente spalancato centra in pieno la traversa, che risputa in campo la sfera, raccolta da Kargbo che si libera sulla sinistra con una magia e punta come un forsennato l’area avversaria. In questi brevi secondi il Manuzzi si trasforma in un catino infuocato, all’interno del quale Ogunseye, subentrato, non sciupa il cioccolatino di Kargbo e riporta in parità il match. È 2-2 e la coppa ora, virtualmente, passa dalle mani del Mantova a quelle dei romagnoli, che trattengono il fiato ancora una volta quando al 73esimo Folino stampa il suo tiro sul palo.
Succede poco e niente nei minuti finali (se ne erano viste abbondantemente troppe nell’ora e mezza precedente) e quando il direttore fischia la fine Cesena può esplodere di gioia.
Una stagione stellare, coronata con la vittoria della Supercoppa dopo quella del campionato per Toscano e i suoi ragazzi, su cui le voci di addio non vogliono affievolirsi ma che ora, a giochi conclusi, possono fermarsi e apprezzare il percorso di questi 9 mesi splendidi.
Da Cesena è tutto, ci si rivede in Serie B ad agosto.
Cesena (3-4-2-1): Pisseri; Ciofi, Silvestri (76′ Coccolo), Pieraccini; Adamo (83′ Pierozzi), Francesconi, Saber (46′ Varone), Donnarumma; Berti (76′ De Rose), Kargbo; Corazza (46′ Ogunseye).
A disposizione: Siano, Klinsmann, Pitti, Piacentini, David, Nannelli, Chiarello, Shpendi, Giovannini.
Allenatore: Domenico Toscano
Juve Stabia (3-4-1-2): Thiam; Folino (75′ Piscopo), Bellich, Mignanelli; Buglio, Pierobon (75′ Romeo), Meli (81′ Piovanello), D’Amore (46′ Andreoni); Mosti; Candellone (75′ Leone), Adorante.
A disposizione: Esposito, Signorini, La Rosa, Baldi, Guarracino, Garau, Erradi, Picardi, Marranzino, Stanga. Allenatore: Guido Pagliuca
Arbitro: De Angeli.
Marcatori: 20′ Mosti (JS), 27′ Adorante (JS), 61′ Kargbo (C), 66′ Ogunsey